Ucraina, Zelensky a Germania: “Dateci i tank, la gente qui muore”

(Adnkronos) – “Siete persone adulte. Potete benissimo continuare a parlare così per altri sei mesi, ma la gente nel nostro Paese muore, ogni giorno”. Così Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, intervistato dall’emittente tedesca Ard, usa toni bruschi sull’esitazione del governo tedesco riguardo all’invio in Ucraina dei carri armati Leopard. Il tema sarà al centro del vertice nella base americana di Ramstein, in Germania, dove si riuniranno i ministri della Difesa dei Paesi che sostengono Kiev. “Ci aspettiamo decisioni forti. E ci aspettiamo un potente pacchetto di supporto militare dagli Stati Uniti”, le parole di Zelensky nel consueto messaggio su Telegram. 

Il messaggio viene recepito in tempo reale. In una dichiarazione congiunta, diffusa dal ministero della Difesa britannico, il Patto di Tallinn (il gruppo che riunisce Estonia, Regno Unito, Polonia, Lettonia, Lituania, Danimarca, Repubblica Ceca, Paesi Bassi e Slovacchia) si impegna “a perseguire collettivamente la consegna di una serie senza precedenti di donazioni tra cui carri armati, artiglieria pesante, difesa aerea, munizioni e veicoli da combattimento di fanteria alla difesa dell’Ucraina”. Nell’incontro del gruppo in difesa dell’Ucraina in programma domani a Ramstein, “esorteremo altri alleati e partner a seguire l’esempio e a contribuire quanto prima con i propri pacchetti di sostegno pianificati per garantire una vittoria ucraina sul campo di battaglia in 2023”, si legge nella nota congiunta. “Continueremo a sostenere l’Ucraina nel passaggio dalla resistenza all’espulsione delle forze russe dal suolo ucraino”, assicurano. 

Intanto, Zelensky va in pressing sulla Germania usando la tv: “Per dirla in parole povere: potete inviare i Leopard o no? Allora consegnateli!”, dice nell’intervista, assicurando che questi tank non verranno usati per scopi offensivi, ma difensivi. “Non è che noi attaccheremo, se qualcuno è preoccupato per questo -afferma – questi carri armati non entreranno in Russia, ci stiamo difendendo”. Zelensky ha comunque avuto anche parole di gratitudine per l’aiuto finora fornito a Kiev dalla Germania: “Siamo grati. Voglio che tutti lo sentano: siamo grati alla Germania”. Su Telegram, il presidente evidenzia anche il contributo di altri paesi: menzione speciale per Estonia, Lituania, Svezia e Danimarca. 

LA GERMANIA – Il nuovo ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, conferma che la Germania non intraprenderà azioni unilaterali riguardo l’invio dei carri armati Leopard 2 all’Ucraina. “Dobbiamo aspettare e vedere come procede la situazione: stiamo dialogando, soprattutto con i nostri partner transatlantici, gli Stati Uniti”, ha detto intervistato da Rlt. “Proprio come abbiamo fatto in tutte le altre occasioni: l’obiettivo è non andare avanti da soli”, ha aggiunto sottolineando la necessità di un’azione “concertata” con gli alleati. Pistorius ha poi ricordato che la Germania stia sostenendo in modo consistente l’Ucraina dall’inizio del conflitto, assicurando che continuerà a farlo: “non si deve permettere alla Russia di vincere la guerra, e la Germania darà ogni contributo necessario a questo fine”. 

La maggior parte dei tedeschi, il 43 per cento, è contro l’invio di carri armati Leopard 2 all’Ucraina, emerge da un sondaggio di YouGov. Solo il 39 per cento degli intervistati sono favorevoli e il 16 per cento non ha una opinione. La Germania ha trasferito armi all’Ucraina per più di 2,2 miliardi di euro dall’inizio della guerra. Il 33 per cento dei tedeschi ritiene che questo sia già troppo. Il 24 per cento pensa che sia il livello giusto e il 25 per cento chiede altro sostegno materiale.  

NATO – Il comandante in capo delle forze Nato in Europa ritiene “gestibile” il possibile rischio di escalation dovuto alle consegne di carri armati occidentali all’Ucraina. “Possiamo gestire il rischio? Sì, assolutamente”, ha detto ai giornalisti il ​​generale americano Christopher Cavoli a Bruxelles, dopo una riunione del Comitato militare dell’Alleanza Atlantica. Cavoli ha chiarito che non vede il pericolo che la Russia possa reagire con attacchi militari contro gli alleati della Nato in caso di consegna dei carri armati. “I russi stanno combattendo con i carri armati, quindi anche gli ucraini hanno bisogno di carri armati”, ha detto Rob Bauer, presidente del Comitato militare della Nato relativamente all’importanza di rifornire l’Ucraina di carri armati. “E’ importante – ha aggiunto – sia in termini di corrispondenza con ciò che ha il nemico, che per riconquistare il proprio territorio”. 

USA – Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin “premerà sui tedeschi” perché consentano il trasferimento dei loro carri armati Leopard in Ucraina in modo da assicurare al Paese “in un momento cruciale, la capacità” di contrastare qualsiasi potenziale offensiva primaverile russa. A dichiararlo alla Cnn è stato un alto funzionario della difesa statunitense. “Siamo molto ottimisti sul fatto che faremo progressi su questo requisito entro la fine della settimana”, ha aggiunto il funzionario. 

OLANDA – Il primo ministro dei Paesi Bassi Mark Rutte ha detto di comprendere la Germania e altri paesi che vogliono una “grande coalizione” per l’invio di carri armati pesanti in Ucraina. In un’intervista alla Cnn al World Economic Forum di Davos, Rutte ha affermato che “c’è stato un ampio sostegno all’invio di equipaggiamento militare. Abbiamo inviato così tanto dall’inizio della guerra. Naturalmente, è in corso questo dibattito sui carri armati, e qui il problema è che questo sarà il prossimo passo nella lotta. Potrebbe essere necessario, ma capisco che i tedeschi e altri stiano dicendo che serve un’ampia coalizione”. 

Rutte ha osservato che è “fondamentale” che l’Ucraina vinca la guerra, ma “bisogna anche essere onesti con Zelensky e dirgli che, se vuole carri armati, è necessario che li forniscano non solo da un Paese, ma da un gruppo di Paesi”. Il primo ministro olandese ha aggiunto di essere “abbastanza fiducioso” che Europa e Stati Uniti possano portare a termine il loro dibattito sui carri armati.  

(Adnkronos)