(Adnkronos) – “La Russia sta distruggendo il Donbass, città dopo città”. Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, fa il punto sulla guerra con la Russia concentrandosi sul Donbass, il fulcro del conflitto in questo momento. “Non c’è tregua in prima linea. Non c’è niente di facile e semplice. Ogni giorno e ogni metro è estremamente duro. La tattica degli invasori si riduce alla distruzione, con l’artiglieria, di tutto ciò che hanno davanti rimangono solo macerie e crateri nel terreno”, dice il presidente. “La Russia sta distruggendo città dopo città nel Donbass, come Mariupol, come Volnovakha, come Bakhmut. La difesa in tali condizioni non è solo eroismo, è qualcosa di più. E ringrazio tutti i nostri guerrieri che resistono alla pressione degli invasori”, aggiunge, elogiando vari reparti per le missioni condotte e gli obiettivi centrati. Nel messaggio, Zelensky non fa nessun riferimento all’ipotesi di negoziati.
Ogni discussione se sia o meno il momento di trattare con la Russia per la fine della guerra in Ucraina dovrebbe essere lasciata “al presidente Zelensky, non agli Stati Uniti”, ribadisce intanto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, il quale ammette che difficilmente la guerra si concluderà entro l’anno, secondo quale previsione fatta nei mesi scorsi.
“Certamente ci piacerebbe che finisse, se non oggi, prima della fine di quest’anno, che si avvicina rapidamente. Credo che, alla luce di ciò che stiamo vedendo in aria e sul terreno in Ucraina, sia difficile concludere che questa guerra sarà finita entro la fine dell’anno”, dice Kirby parlando con la Cnn. E poi, ha aggiunto: “Entrambe le parti sono ancora impegnate in violenti combattimenti nel Donbass, in particolare a Bakhmut e dintorni – un’area piccola rispetto a quella di altre battaglie degli ultimi nove mesi in Ucraina, ma i combattimenti sono molto intensi – e i russi sono in posizioni difensive in tutto il sud, mentre gli ucraini continuano a cercare di premere. Quindi, ci sono combattimenti attivi in questo momento e ci aspettiamo che continuino per un po’ di tempo”.
Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale contesta le previsioni di alcuni analisti militari, secondo cui l’inverno potrebbe ‘congelare’ gli scontri: “Non ci aspettiamo che i combattimenti si fermino nei mesi invernali a venire”. “Quindi -conclude- nessuna indicazione, certamente nessuna aspettativa che, entro la fine dell’anno, ci sarà la fine della guerra. Questo non significa, tuttavia, che non ci piacerebbe vederlo, è solo che nessuno degli indicatori punta in quella direzione”.