Ucraina, Zelensky: “Siamo sull’orlo di un disastro nucleare”

(Adnkronos) – “Siamo sull’orlo di un disastro nucleare a causa della conquista da parte delle truppe russe dell’impianto nucleare di Zaporizhzhia”. A sottolinearlo è stato il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nel discorso rivolto via collegamento video ai leader europei a Praga.  

“Abbiamo avviato e dovremo solo incrementare la nostra cooperazione nei settori della difesa e della sicurezza. Aumentare le forniture di armi e munizioni per difenderci contro le pressioni russe. Aumentare la fabbricazione di armi e munizioni in Europa per essere sempre pronti a difendere il nostro spazio comune”, l’appello di Zelensky. Pur riconoscendo che tutti preferirebbero “investire in obiettivi totalmente differenti, obiettivi pacifici, bisogni sociali”, però, poi, ha chiesto, “chi e cosa sarà in grado di proteggere tali obiettivi e bisogni?”. Il presidente ucraino ha fatto emergere la necessità di proteggere “le nostre infrastrutture critiche”, “soprattutto dopo il sabotaggio avvenuto nei gasdotti nel Baltico”, ha aggiunto, riferendosi al Nord Stream, attacchi, ha avvertito, che sono da mettere in conto.  

Allo stesso tempo, ha insistito per rafforzare la cooperazione in modo da “offrire a tutti gli europei garanzie energetiche adeguate”. “La Russia non deve riuscire nel suo sforzo di costringere gli europei in una situazione di povertà energetica o addirittura di completa mancanza di energia”. (segue) 

Zelensky ha poi insistito sul fatto che la Russia non vuole negoziati di pace “perché altrimenti avrebbe risposto a decine di nostre proposte e sforzi”. “Prende tempo, raggruppa le forze, accumula risorse, per colpire ancora”. “Dobbiamo impedirglielo”, ha detto, insistendo sul fatto che “la sicurezza non è qualcosa che si può ottenere cedendo qualcosa o firmando un trattato”. 

“La sicurezza è un compito. Il compito di espellere l’occupante dal territorio da esso occupato. Il compito di chiamare assassini e carnefici a rendere conto. Il compito di ripristinare la validità degli standard e delle convenzioni fondamentali approvati dalla comunità internazionale per tutti gli Stati, senza eccezioni. Dobbiamo essere forti – fino alla nostra vittoria comune per preservare tutto ciò che apprezziamo così tanto. Non dobbiamo mai smettere di difendere la libertà e la democrazia in modo che i nostri figli e nipoti possano godere almeno della stessa quantità di diritti e libertà che abbiamo noi. E dobbiamo investire ora nella nostra difesa, nella nostra sicurezza, nella nostra cooperazione il più possibile, affinché chiunque nel mondo possa anche solo pensare di avviare un percorso anti-europeo, sia per sempre consapevole che la forza dell’unità europea è insuperabile”, ha concluso 

LAVROV – Kiev sta creando i rischi perché vengano usate armi di distruzione di massa, come dimostra anche la dichiarazione del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sugli attacchi “preventivi” della Nato alla Russia. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, durante una riunione del partito di governo Russia Unita, secondo quanto riferito dall’agenzia Sputnik. 

“Non possiamo passare sotto silenzio le azioni incaute del regime di Kiev, che punta a creare rischi che vengano usate vari tipi di armi di distruzione di massa”, ha detto Lavrov, secondo cui l’appello di Zelensky è “un’altra prova delle minacce che provengono dal regime di Kiev per neutralizzare le quali è stata lanciata un’operazione militare speciale”. 

AIEA – E’ atteso già oggi, intanto, l’arrivo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia di un nuovo gruppo di esperti dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), composto da quattro persone. Lo ha annunciato Vladimir Rogov, membro del consiglio direttivo dell’amministrazione filo-russa della regione di Zaporozhzhia, all’agenzia Sputnik. “Un gruppo di esperti dell’Aiea sta venendo a farci visita. Oggi arriveranno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e sostituiranno i due specialisti di Spagna e Romania”, ha detto Rogov, riferendosi ai due esperti che da alcune settimane si trovano nell’impianto per monitorare la situazione. 

BOMBE SU PALAZZI ZAPORIZHZHIA – E’ salito ad almeno 11 morti il bilancio del bombardamento di ieri contro due palazzi a Zaporizhzhia, nell’Ucraina meridionale. Lo ha riferito la protezione civile ucraina, secondo la quale altre 21 persone sono state tratte in salvo dalle macerie e alcune sono ferite in modo grave. Le autorità ucraine attribuiscono l’attacco alle forze russe. 

La regione di Zaporizhzhia è una delle quattro ufficialmente annesse alla Russia la scorsa settimana, insieme a Kherson, Donetsk e Luhansk. Le truppe russe attualmente occupano circa il 70% della regione, ma non l’omonimo capoluogo. 

 

(Adnkronos)