Università, Lorito: “Con Ia si apre un mondo, sfida è come trasferirla”

(Adnkronos) – atteo Lorito, Rettore Università Federico II, è intervenuto al ventesimo Convegno Nazionale del CoDAU, l’organizzazione che raccoglie i Direttori Generali di tutte le università italiane, presieduta da Alberto Scuttari, DG dell’Università degli Studi di Padova. “Oggi parlare di digitalizzazione e intelligenza artificiale in un’università è come parlare di qualcosa che è già avvenuto. Noi siamo tra quelli che la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale le sviluppano. La grande sfida è come trasferirle”, ha detto il Rettore.  

“La digitalizzazione è un percorso obbligatorio di trasformazione del Paese al quale università e centri di ricerca danno il loro contributo. Nel nostro caso abbiamo casi bandiera, basti pensare alla Academy Apple, Cisco, Deloitte. Abbiamo anche tante attività interne, dobbiamo sempre aggiornare e rendere innovativa la nostra struttura che è grande come una città di medie dimensioni, con un bacino di utenza di oltre 100.000 persone. Al nostro interno abbiamo bisogno di avere servizi digitali sempre più efficaci. Ai ragazzi non basta più avere il professore in aula e il libro a casa. Vogliono il materiale didattico online, disponibile e da poter consultare anche prima della lezione, lezioni registrate da riascoltare, avere tutti i servizi, dalla biblioteca alle segreterie, online e le funzioni per una didattica ibrida. È un’università completamente diversa e la digitalizzazione è uno degli strumenti più importanti”.  

Lorito ha poi aggiunto: “I nostri studenti rappresentano i semi che impiantiamo nella società. Hanno una formazione avanzata e competenze che nel tessuto sociale ancora non ci sono e sono pronti ad affrontare lavori che ancora non esistono. L’intelligenza artificiale è un mondo che si apre, noi la stiamo utilizzando per migliorare alcuni servizi. Può fornire strumenti importanti, anche di risposta alle necessità. La utilizziamo per i nostri piani strategici, per capire cosa accadrà, ci sono una serie di indicatori da tener presente, come la perdita di natalità. La tecnologia aiuta a disegnare gli scenari futuri così da guidarli e non subirli”. 

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