Usa, accuse di frode fiscale per la Trump Organization

La Trump Organization e il suo responsabile finanziario sono stati accusati di frode e reati fiscali, nell’ambito di un’inchiesta che punta a fare luce sulle vicende aziendali dell’ex presidente Usa Donald Trump. L’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan ha accusato l’impero immobiliare di Trump di avere operato per 15 anni uno schema di frode fiscale per pagare in nero uno dei suoi top manager. Si tratta del chief financial officer Allen Weisselberg, che è accusato di elusione fiscale sui propri compensi per 1,7 milioni di dollari. Secondo quanto riporta il New York Times, Weisselberg, che oggi si è consegnato agli inquirenti, si è dichiarato non colpevole.  

In un’intervista a Fox News, Trump è tornato a definire queste inchieste, come quelle di impeachment, “tutte una cosa senza senso”. “I procuratori estremisti di New York sono contro di me, dobbiamo combattere”, ha aggiunto l’ex presidente.  

Non si prevede che Trump possa essere interessato direttamente da queste incriminazioni, ma le fonti del Post sottolineano che la mossa dei procuratori newyorkesi nei confronti di Weisselberg, che lavora al fianco del tycoon dagli anni ottanta ed è la figura più importante della società non legata alla famiglia, costituisca una significativa escalation dei potenziali problemi legali dell’ex presidente.  

Secondo uno schema tipico di questo tipo di inchieste, i procuratori sperano che il direttore finanziario collabori, e, in cambio di una riduzione di pena, accetti di testimoniare nell’inchiesta sulla presunta evasione fiscale di Trump. La stessa inchiesta di Vance è stata avviata nel 2018 sulla base delle dichiarazioni dell’ex avvocato personale e ‘mastino’ di Trump, Michael Cohen, trasformatosi in suo grande accusatore dopo essere stato incriminato per aver pagato il silenzio della pornostar Stormy Daniels sulla sua relazione con Trump.  

L’inchiesta si è poi allargata su altre questioni e transazioni finanziarie della Trump Organization ed è andata avanti, nonostante Trump per ben due volte si sia appellato alla Corte Suprema sostenendo che come presidente non poteva essere indagato da un procuratore statale. Finora Trump e la sua società non hanno mai affrontato incriminazioni penali, anche se in passato sono stati al centro di diverse cause civili, come quelle contro la Trump University, accusata di aver frodato gli studenti, chiusa da Trump nel 2016 con un accordo da 25 milioni di dollari. 

 

(Adnkronos)