Si è arreso dopo ore di negoziati e l’evacuazione degli edifici limitrofi il sospetto che ha fatto scattare l’allarme a Capitol Hill quando alla guida di un pick up si è presentato di fronte alla Library of Congress affermando di avere un bomba nel veicolo. Lo riporta il ‘New York Times’.
L’uomo aveva chiesto di parlare con il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden. Lo riferiscono i media statunitensi, secondo cui l’uomo – originario della Nord Carolina e già noto alle forze dell’ordine – durante una serie di live su Facebook ha criticato il governo ed espresso la volontà di parlare con Biden.
“Pensavi che il sud non sarebbe arrivato. Bene, il momento di Joe Biden è arrivato. Le strade sono bloccate e sto aspettando la tua chiamata”, ha detto l’uomo in uno dei video. “Vieni qui e parla con me Joe, l’America è stanca”, ha aggiunto. Facebook ha successivamente disattivato il live streaming e rimosso il profilo dell’uomo. Il sospetto sosteneva di avere un serbatoio di propano nel suo veicolo, ma nessun agente è stato in grado di individuare materiali esplosivi all’interno.
Il presunto attentatore, riportano i media statunitensi, si chiama Floyd Ray Roseberry, ha 49 anni e vive a Grover, nella zona meridionale della Carolina del Nord. Si è arreso pacificamente alle forze dell’ordine, seguendo le istruzioni che gli sono stati impartite e ponendo fine a uno stallo durato cinque ore.
La sua casa è stata perquisita dalle forze di sicurezza e sembra che abbia agito da solo, secondo quanto riferito da Msnbc.
Roseberry, che ha votato per la prima volta nel 2016, in una diretta Facebook durante i negoziati ha affermato che “la rivoluzione è iniziata” e ha chiesto le dimissioni del presidente Joe Biden.