L’Italia donerà 45 milioni di dosi di vaccino anti-covid entro il 2021 ai Paesi poveri. Ad annunciarlo il premier Mario Draghi, intervenendo al ‘Global Covid-19 Summit’, nel contesto della settimana di alto livello dell’Assemblea generale dell’Onu. “Al Global Health Summit di Roma l’Italia si è impegnata a donare 15 milioni di dosi di vaccino entro la fine dell’anno, e oggi sono lieto di annunciare che siamo pronti a triplicare il nostro sforzo, donando altri 30 milioni di dosi entro la fine dell’anno” ai Paesi più poveri, nell’ambito del programma Cova”, ha affermato il presidente del Consiglio.
“Due miliardi e mezzo di persone sono completamente vaccinate e quasi un miliardo di persone lo è parzialmente”, ha detto ancora Draghi sottolineando che nella lotta al Covid “abbiamo fatto grandi progressi” ma “ci sono ancora grandi disuguaglianze” nella distribuzione dei vaccini e su questo “bisogna essere pronti a essere più generosi”.
“Dobbiamo aumentare la nostra preparazione per fronteggiare le pandemie del futuro – ha poi affermato – dobbiamo aumentare la capacità produttiva di vaccini e di strumenti sanitari in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi più vulnerabili. Noi sosteniamo il piano dell’Unione Europea di donare un miliardo di euro per sviluppare la capacità manifatturiera in Africa e promuovere il trasferimento di tecnologie. Noi accogliamo anche l’agenda Usa-Ue per favorire i nostri comuni sforzi per una vaccinazione globale”.