Obbligo vaccinale sì o no? E soltanto per i lavoratori o per tutti i cittadini? Per il sottosegretario al ministero della Salute, Andrea Costa “l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori è l’ultima ipotesi da prendere in considerazione”. “Il popolo italiano sta dimostrando una grande senso di responsabilità, con 36 milioni di vaccinati il nostro è il secondo Paese nell’Unione Europea: dobbiamo continuare a veicolare un messaggio di fiducia verso i vaccini, unica via d’uscita dalla pandemia del Covid”, sottolinea l’esponente del Governo a margine del suo intervento al Meeting di Rimini.
Per Costa, “diverso è il discorso su settori specifici, come la scuola, per cui vanno fatte riflessioni distinte. Ma dobbiamo confidare nel senso di responsabilità degli italiani, avendo come obiettivo oltre 80% di vaccinati entro fine settembre, ora siamo al 67% con un calo fisiologico per il mese di agosto. I numeri fanno ben sperare: se poi dovesse emergere il problema che l’obiettivo fissato non è raggiungibile, allora si potranno fare nuove valutazioni”.
Orlando: “Favorevole a ogni strumento per mettere in sicurezza gli italiani”
Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, non chiude le porte all’obbligo vaccinale, richiesto fra gli altri dal segretario nazionale della Cisl, Luigi Sbarra. Ma neanche le spalanca. “Tutti gli strumenti e tutte le vie di contrasto al Covid, nel rispetto delle valutazioni della comunità scientifica, vanno percorsi: sono favorevole a esplorare tutte le soluzioni che consentano di mettere il più possibile in sicurezza gli italiani”, afferma rispondendo ai giornalisti prima del suo intervento ufficiale al Meeting di Rimini.
Sbarra (Cisl): “Governo decida obbligo vaccino per tutti non solo per lavoratori”
Secondo Sbarra “l’unica via per portare fuori il nostro Paese dalla tempesta dell’emergenza sanitaria resta il vaccino: chiediamo al Governo e al Parlamento di assumersi per intero le loro responsabilità, approvando una legge che introduca l’obbligo vaccinale, non solo per tutti i lavoratori ma per tutti i cittadini italiani”. Del resto, ricorda il leader sindacale, “anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – che ha inaugurato con il suo intervento dal Quirinale il Meeting di Rimini – ha richiamato al senso di responsabilità da parte di tutti, così come Papa Francesco nel suo messaggio ha definito la campagna di vaccinazione come un atto d’amore, che si compie per sé e per il prossimo. Dunque, niente ambiguità!”.
In particolare, afferma Sbarra, “la Cisl appoggia e assicura piena disponibilità, affinché ci si sieda tutti attorno a un tavolo, istituzioni e parti sociali, per adeguare e rafforzare i protocolli relativi alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, per la gestione degli spazi comuni, dalle mense alle sale riunioni ai parcheggi, anche se finora – osserva il leader sindacale – nessun focolaio si è registrato. Il sindacato è pronto a condividere ogni soluzione utile ad allargare la campagna vaccinale, dentro e fuori i luoghi di lavoro”.
Sottolinea ancora il segretario generale della Cisl: “L’obbligo di vaccino deve valere per tutti, non solo per i lavoratori ma per tutti i cittadini. Il Governo deve affrontare e risolvere questo tema, anche se al suo interno si registrano sensibilità diverse. E sollecitiamo il Governo ad aprire anche un tavolo di confronto sui temi legati alla crescita, allo sviluppo e agli investimenti, per negoziare un nuovo e moderno patto sociale”.
(dell’inviato Enzo Bonaiuto)