(Adnkronos) – Sfiorano i 6mila (5.949) i casi di vaiolo delle scimmie identificati al 5 luglio in 33 Paesi e aree di tutta la regione europea dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Di questi, 5.266 sono stati segnalati da 28 Paesi/aree al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e all’Ufficio regionale europeo dell’Oms attraverso il sistema di sorveglianza Tessy, di cui 5.265 confermati in laboratorio. Lo comunicano Ecdc e Oms Europa nell’ultimo aggiornamento sull’epidemia di Monkeypox, nel quale per l’Italia vengono indicati 233 casi.
Dei casi registrati su Tessy per i quali era disponibile il sequenziamento, 99 sono stati confermati come appartenenti al ‘clade’ Africa occidentale. La maggior parte dei casi riguarda persone di età compresa tra 31 e 40 (42%) e maschi (oltre il 99% degli infettati). Fra i contagiati per i quali è noto lo stato Hiv, il 40% è sieropositivo al virus dell’Aids. Nella maggior parte dei casi l’infezione si è presentata con un’eruzione cutanea (96%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (69%). Nessun decesso è stato segnalato nella regione.
Alcuni casi (15) riguardano operatori sanitari, ma sono in corso ulteriori indagini – si precisa nel bollettino Ecdc/Oms – per determinare se l’infezione sia dovuta all’esposizione professionale.