Variante Omicron “dominerà Europa entro febbraio 2022”

La trasmissione comunitaria della variante Omicron del covid “è già in corso nei Paesi dell’Ue/Spazio economico europeo. Nei prossimi 2 mesi è previsto un ulteriore rapido aumento dei casi da questo nuovo mutante”. E, sebbene la Delta sia attualmente ancora la variante più diffusa, “in base ai modelli previsionali e in base al vantaggio di crescita e al livello di fuga immunitaria, è probabile che Omicron diventi la variante dominante nell’Ue/See entro i primi 2 mesi del 2022”. E’ l’analisi contenuta in uno dei punti chiave dell’ultimo aggiornamento alla valutazione rapida del rischio, diffuso dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc. Il documento, focalizzato in particolare sul rischio legato a Omicron in Europa, aggiorna le previsioni e guarda anche al periodo delle festività natalizie.

“Si ritiene che la variante Omicron di Sars-CoV-2 possa causare ulteriori ricoveri e decessi, oltre a quelli già previsti dalle precedenti previsioni che considerano solo la Delta”, segnala ancora il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. “Anche se la gravità della malattia causata da Omicron fosse uguale o inferiore a quella di Delta, la maggiore trasmissibilità e la conseguente crescita esponenziale dei casi – fa notare l’ente europeo – supereranno rapidamente qualsiasi beneficio di una gravità potenzialmente ridotta”.

La probabilità di un’ulteriore diffusione della variante Omicron di Sars-CoV-2 nell’Unione europea/Spazio economico europeo è “molto alta”. E il livello complessivo di rischio per la salute pubblica associato all’ulteriore emergere e diffondersi di questa variante nell’area è valutato come “molto alto”, sottolinea ancora l’Ecdc, che nel documento invita a rafforzare le misure anti-Covid.

“La rapida reintroduzione e rafforzamento degli interventi non farmacologici – spiega l’ente europeo – è necessaria per ridurre la trasmissione di Delta in corso e per rallentare la diffusione di Omicron, e mantenere così gestibile il carico legato a Covid-19”.

Il potenziamento delle misure, argomenta l’Ecdc, potrà in qualche modo frenare l’avanzata del nuovo mutante per consentire ai Paesi di guadagnare tempo prezioso per un’ulteriore diffusione della vaccinazione e prevenire un improvviso impatto elevato da questa variante. I richiami vaccinali, inoltre, “aumenteranno la protezione contro gli esiti gravi di Delta e possibilmente di Omicron”.

(Adnkronos)