Variante sudafricana, Brusaferro: “Non c’è in database Italia”. Delta: “incidenza più elevata tra 6 e 11 anni”

“Ad oggi le sequenze relative della nuova variante sudafricana non sono state riportate nel database nazionale” creato in Italia per le varianti covid. Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), si esprime così sulla nuova variante sudafricana. In Europa è stato individuato il primo caso in Belgio: la paziente positiva è una donna non vaccinata proveniente dall’Egitto e non dal Sud del continente.

La variante Delta “resta la variante circolante nel nostro Paese in maniera quasi esclusiva, è sequenziata un po’ in tutto il paese. Anche la Delta plus è sequenziata, ma i numeri restano contenuti”, dice Brusaferro commentando il report di monitoraggio settimanale sul Covid-19 in Italia.

“Le fasce di età più colpite dove l’aumento di casi” di Covid 19 “è più significativo sono quelle sotto i 19 anni”, dice soffermandosi sul quadro covid in Italia. “Nei casi pediatrici vediamo che la fascia di età sopra i 12 anni è caratterizzata da una crescita più significativa” dei contagi da Covid-19 “in questa fase”, ma “quando andiamo a scorporare l’incidenza in queste fasce di età vediamo che” quella “dove l’incidenza sia a 7 che a 14 giorni è più elevata, è quella tra i 6 e gli 11 anni”.

“Anche in termini di ricovero – evidenzia Brusaferro – vediamo come i ricoveri nei pazienti pediatrici siano fortunatamente limitati ma siano presenti in tutte le fasce di età e particolarmente nelle fasce di età più giovani”.

(Adnkronos)