La fresa ‘Serena’ ha raggiunto il Brennero, dopo aver scavato oltre 14km di galleria in 3,5 anni di attività. Si conclude così lo scavo del cunicolo esplorativo lato Italia della Galleria di Base del Brennero, il megaprogetto sostenibile che collegherà l’Italia all’Austria attraverso le Alpi, commissionato da Bbt Se. La nuova milestone porta all’82% il completamento dello scavo del lotto Mules 2-3, risultato raggiunto anche grazie a Progetto Italia, che ha permesso a Webuild di subentrare ad Astaldi e continuare questo progetto strategico per la mobilita sostenibile tra Italia ed Europa. Lo comunica una nota.
Per il gruppo Webuild all’incontro erano presenti Claudio Lautizi, General Manager Global Operations, e Nicola Meistro, Director Domestic Operations, che ha così dichiarato: “L’evento di oggi ci riempie di orgoglio, perché con i lavori del Brennero stiamo contribuendo alla realizzazione di una delle opere ingegneristiche più sfidanti e più sostenibili al mondo. Questo progetto è anche il simbolo di Progetto Italia, l’operazione industriale che ha permesso a Webuild di subentrare ad Astaldi in concordato, garantendo il completamento di un’opera strategica per l’Europa tutta, preservando tanti posti di lavoro. Un ringraziamento speciale alle maestranze, che hanno permesso l’avanzamento dei lavori nonostante le tante complessità, applicando i più rigorosi principi di tutela della sicurezza. Oggi l’Italia – ha proseguito – sta vivendo un momento di eccezionale attivismo nella programmazione e realizzazione di un piano per nuove opere infrastrutturali che dobbiamo cogliere, effettuando un cambio di passo verso una collaborazione virtuosa pubblico-privata che abbiamo già sperimentato con successo nella realizzazione del Ponte Genova San Giorgio e che dobbiamo estendere a tutto il paese, a partire da questo progetto”.
Webuild, ricorda la nota, è stato coinvolto su 4 lotti della Galleria di Base del Brennero, dei quali 2 oggi in costruzione, 1 completato e 1 appena aggiudicato, a conferma del ruolo fondamentale svolto nella realizzazione di una delle opere più sfidanti dal punto di vista ingegneristico oggi in costruzione in Europa. Sul versante italiano, oltre al lotto costruttivo Mules 2-3, sta realizzando il lotto Sottoattraversamento Isarco, insieme con una filiera che per entrambi i lotti si compone di oltre 1.000 fornitori diretti. Sul versante austriaco, ha acquisito di recente il lotto costruttivo Gola del Sill-Pfons e ha già ultimato il lotto Tulfes-Pfons, sempre per la committenza Bbt Se. Il megalotto Mules 2-3, il più grande dei lotti costruttivi previsti per la realizzazione dell’intera opera, prevede la costruzione di 65km di gallerie di diversa sezione, scavate in parte con metodo tradizionale e in parte con l’impiego di frese meccaniche. Per la sua realizzazione sono state coinvolte ad oggi circa 900 persone (lavoratori diretti).
La Galleria di Base del Brennero è un progetto strategico per la mobilità sostenibile del Paese e dalla forte dimensione europea. Riveste un ruolo fondamentale per il collegamento Av/Ac transnazionale tra Italia e Austria, ma è anche elemento centrale del corridoio Scan-Med, asse portante del sistema di trasporto Ten‐T, che collegherà Helsinki in Finlandia a La Valletta, sull’isola di Malta. Una volta ultimata, sarà il tunnel ferroviario più lungo al mondo e permetterà di collegare Fortezza a Innsbruck lungo un tracciato di 64km, riducendo del 69% i tempi di percorrenza, che passano così dagli attuali 80 minuti a 25 minuti.
Per la sua realizzazione, sono state adottate scelte progettuali che tengono in grande conto la sostenibilità del progetto, volte a ridurre l’impatto complessivo sul territorio durante tutta la fase realizzativa: la logistica di cantiere è stata studiata per ridurre i tempi di trasporto dei materiali e sono previsti interventi di riduzione delle polveri e dei rumori, con conseguenti benefici in termini di sostenibilità ambientale. Per quanto all’evento di oggi al lotto costruttivo Mules 2-3, tecnicamente conosciuta come ‘Tunnel Boring Machine’ (Tbm), la fresa Serena ha un diametro di 6,85m, è lunga quasi 300m e pesa 1.500 tonnellate. Conclude oggi le sue attività di scavo e sarà smontata all’interno della stessa galleria, mediante una procedura resa complessa dalla mancanza di ampi spazi di manovra, che sarà attuata nel rispetto di elevatissimi standard di sicurezza e grazie al supporto del personale altamente qualificato di cui il Gruppo dispone. Con i suoi 2.800kW, in questi anni di attività la fresa Serena ha operato come una vera e propria fabbrica sotterranea, garantendo un avanzamento progressivo dello scavo di 4km all’anno nonostante le complessità legate alla situazione Covid.