Arrivano i primi caldi, attenzione alla processionaria!

Arriva la primavera e con essa i primi caldi. Attenzione alla processionaria, pericolosissima per i nostri amici a 4 zampe.

I peli urticanti della processionaria del pino così come di altri tipi di processionaria sono dannosi tanto per l’uomo quanto per gli animali. In questi ultimi in particolare, vi è un elevato rischio di contatto con le mucose, ingestione e/o inalazione.

Più nel dettaglio, il rischio di ingestione o inalazione dei peli urticanti è particolarmente elevato in animali come cani, gatti e cavalli che, annusando il suolo o brucando l’erba, possono inavvertitamente inalare/ingerire i suddetti peli con conseguenze dai risvolti a volte anche tragici.

Effetti dei Peli Urticanti di Processionaria sui Cani

Nel caso di ingestione della processionaria da parte di un cane, il primo ed evidente sintomo è rappresentato dall’abbondante e improvvisa salvazione, seguita dal rigonfiamento della lingua che può portare addirittura al soffocamento. A causa della violenta infiammazione, se non s’interviene prontamente, i tessuti che compongono la lingua possono andare incontro a necrosi, con conseguente perdita di porzioni della stessa.

Altri sintomi dell’avvenuto contatto con la processionaria sono la febbre, la perdita di vivacità, il rifiuto del cibo e la comparsa di vomito e diarrea emorragica.

In caso di inalazione, fenomeni simili si possono verificare a livello del naso e della sua mucosa, associati a difficoltà respiratorie.

Risulta, pertanto, chiara l’importanza di rivolgersi immediatamente al proprio veterinario o a un pronto soccorso veterinario in caso di contatto con la processionaria, accertato o presunto che sia.

Ma cos’è la Processionaria?

La processionaria è un artropode appartenente all’ordine dei lepidotteri e alla famiglia delle Notodontidae.

Gli esemplari giovani di processionaria del pino si presentano come larve di lunghezza compresa fra i 3 e i 4 centimetri. Queste larve sono ricoperte da una serie di peli urticanti che si possono staccare facilmente in seguito al contatto con l’animale, ma che possono essere facilmente staccati e trasportati anche dal vento.

Entrando nella fase adulta, invece, la processionaria subisce una metamorfosi e si trasforma in una sorta di falena, la cui vita è piuttosto breve (pochi giorni).

Gli esemplari adulti di processionaria – una volta compiuta la metamorfosi che avviene sotto terra – emergono dal terreno durante i mesi estivi (giugno – luglio) e le femmine scelgono una pianta dove deporre le uova, solitamente il pino, ma anche alcuni tipi di querce. Le uova vengono deposte generalmente in agosto. Nei primi periodi, le larve si spostano solo da ramo a ramo e in ottobre si costruiscono il classico nido ( sembra una ragnatela, un bozzolo bianco) e rimangono protette fino a quando non arriva il caldo.

Le larve iniziano a riprendere la loro attività in primavera e, generalmente verso fine aprile – inizio maggio, scendono dall’albero (ma potrebbe anche succedere prima in base al clima) alla ricerca del luogo adatto per la metamorfosi. Una volta individuato il luogo, le larve s’interrano ad una profondità di circa 10-15 centimetri e qui trascorreranno qualche mese allo stato di crisalide.

Il nome di processionaria deriva dal fatto che, quando le larve si spostano alla ricerca di foglie di cui nutrirsi, si dispongono in fila indiana, come se stessero facendo una processione.

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