Primavera in arrivo è sinonimo di antiparassitari per i nostri pet

Tra un paio di settimane è primavera, e anche se il tempo è un pò pazzerello, è bene cominciare a pensare agli antiparassitari per cani per difenderlo da pulci, zecche, e con l’arrivo del caldo anche dalle zanzare. C’è chi li da tutto l’anno, chi invece, su indicazione del veterinario fa una pausa nei mesi più freddi. In questo caso, è bene cominciare a ragionare su quale dare.
In commercio ce ne sono di tutte le varietà, dagli spry, alle pipette, dalle pastiglie, ai collari, affidarsi sempre al proprio veterinario di fiducia, che meglio conosce il nostro pet e sa sicuramente cosa va bene per lui, da valutare inoltre, i posti che si frequentano, e le abitudini del cane. Vediamo insieme qualche esempio.

Pulci, zecche e zanzare possono causare problemi di salute anche gravi al tuo animale domestico: allergie, malattie come la leishmaniosi, la malattia di Lyme e la filariosi ne sono alcuni esempi.
Trattare regolarmente il tuo piccolo amico a quattro zampe con antiparassitari è importante perché alcuni di questi parassiti possono essere anche trasferiti dagli animali domestici all’uomo.
Fermo restando di ascoltare il veterinario di fiducia, prima di scegliere l’antiparassitario più adatto è necessario valutare alcuni aspetti.
Da non dimenticare poi gli antiparassitari naturali, a base perlopiù di olio di Neem che possono essere un valido aiuto di supporto a quelli tradizionali, oppure in sostituzione nel caso l’animale sia allergico agli altri.

La taglia, l’età, il peso, lo stato di salute, lo stile di vita del proprio amico, se vive in città, in campagna, se dorme all’aperto o in casa, se trascorre del tempo tra erba e cespugli o tra tappeti e divani.
I fattori di rischio collegati all’ambiente o alla zona geografica in cui vive l’animale, non sono poi da trascurare, in alcune zone la leishmaniosi è endemica, in altre lo è la filaria. Alcuni antiparassitari coprono solo per una cosa, non per tutte.
Non tutti i prodotti sono adatti a tutti i cani, e come succede con gli umani, alcuni possono dare fastidio, per questo la scelta deve essere attenta e accurata.
E poi c’è la modalità di somministrazione, per via endemica (pipette spot-on, collari, spry, shampoo o liquidi disinfettanti, polveri), oppure per via orale (compresse, pillole, tavolette masticabili).
Anche la durata della copertura può variare alcuni durano sei mesi, un anno, altri invece vanno ripetuti una volta al mese.

 

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