“Sono felice per Tamberi, dopo la grande delusione di non aver potuto partecipare ai Giochi di Rio si è riscattato alla grande. In questi 5 anni dopo l’infortunio non era più riuscito a saltare così in alto ed esserci riuscito proprio nell’occasione più importante dimostra che è un grande campione”. Il campione olimpico della 50 km di marcia di Pechino 2008 Alex Schwazer commenta così all’Adnkronos la vittoria di Gianmarco Tamberi nel salto in alto alle Olimpiadi di Tokyo. Il marciatore altoatesino era stato squalificato per doping prima dei Giochi di Londra 2012 per poi rientrare nel 2016 a pochi mesi dalle Olimpiadi di Rio vincendo in Coppa del Mondo e qualificandosi per la rassegna a 5 cerchi. Tamberi però si era scagliato contro lui dicendo di non volerlo in gara in Brasile. “La nostra forza è essere puliti, non lo vogliamo”, scrisse il saltatore in alto marchigiano sui social
Schwazer poi venne fermato prima dei Giochi brasiliani ancora per doping. Nella seconda occasione Schwazer si è sempre dichiarato innocente e vittima di un complotto come confermato da una sentenza del tribunale di Bolzano che lo ha assolto dall’accusa di doping. “Io con Gianmarco non ho mai parlato, quindi non ho mai dato peso alle sue parole -sottolinea Schwazer-. Siete stati voi giornalisti a provare a metterci uno contro l’altro. Io non ho nulla contro di lui e non provo per niente rancore. Non ho visto la sua gara perché ero fuori casa ma è stato bravissimo e ha meritato il titolo a 5 cerchi”.