MANTOVA – A poche ore dall’inizio del concerto a Palazzo Te, Paolo Conte, è stato premiato dal sindaco di Mantova, Mattia Palazzi e dal presidente della Fondazione Artioli, Francesco Ghisi. con l’Arlecchino d’Oro. Un premio che la città di Mantova ha voluto consegnare al cantautore piemontese per omaggiare la sua grande versatilità musicale, ma non solo. Conte è anche un grande paroliere e “il suo eclettismo la conoscenza e la passione per il jazz, il cabaret e le correnti artistiche del Novecento oltre alla sua curiosità verso i più svariati generi musicali e non solo, hanno reso – si legge nella motivazione – la sua poetica artistica assolutamente in linea con quella della celebre maschera di Arlecchino”.
Diversi i riconoscimenti assegnati a Conte durante la sua carriera, tra questi: un Premio Tenco, un David di Donatello e un Nastro d’Argento, e tre lauree honoris causa in lettere moderne, pittura e musicologia, Paolo Conte nella sua prolifca carriera ha scritto e pubblicato brani indimenticabili, tra i quali citiamo Via con me, Gelato al limon, Elegia, Bartali, Azzurro, ed ha collaborato con nomi di primissimo livello del panorama musicale tra i quali Adriano Celentano, Shirley Bassey, Dalida, Patty Pravo, Lucio Dalla, Gabriella Ferri, Mia Martini, ed ha composto diverse colonne sonore a testimonianza del suo amore per il cinema e la recitazione.
In passato il prestigioso Premio Arlecchino d’Oro è stato assegnato, tra gli altri, a Marcel Marceau Dario Fo, Giorgio Albertazzi, Carolyn Carson, La Fura dels Baus, Brian Eno, Ennio Morricone. La statua dell’Arlecchino è stata realizzata dallo scultore mantovano Nicola Biondani il quale, ispirandosi all’indimenticabile interpretazione di Marcel Marceau, rievoca le classiche movenze della maschera, ne riprende la simbologia in un dialogo trasversale tra arte e storia, in simbiosi con il linguaggio culturalmente ricco del cantautore che rappresenta una delle più grandi eccellenze della musica italiana nel mondo.