BOZZOLO – La struttura complessa di Riabilitazione Neuromotoria, il dipartimento funzionale di Riabilitazione e il dipartimento di Neuroscienze di Asst di Mantova i protagonisti di uno studio policentrico osservazionale di fattibilità sulla teleriabilitazione nelle persone affette da Parkinson. Lo studio è condotto nel presidio di Bozzolo, diretto da Fabio Pajola e si basa sulla piattaforma di teleriabilitazione SIDERA^B (Sistema Integrato DomiciliarE e Riabilitazione), promosso dalla Fondazione Don Gnocchi – IRCCS Santa Maria Nascente di Milano in partenariato con Università degli Studi Milano-Bicocca, Carlo Cattaneo-LIUC e Politecnico di Milano.
I sanitari principalmente coinvolti saranno il direttore della struttura Riabilitazione Neuromotoria Francesco Ferraro, il fisioterapista process owner del dipartimento funzionale di Riabilitazione Alessandro Amadini, i medici Mario Alfieri, Claudio Curci.
Il progetto consiste in un innovativo sistema integrato di riabilitazione domiciliare assistita orientato al benessere del paziente con cronicità quali la malattia di Parkinson, lo scompenso cardiaco cronico e la broncopneumopatia cronica ostruttiva.
La struttura di Riabilitazione Neuromotoria partecipa allo studio prendendo in carico le persone con Parkinson. Lo studio vuole, infatti, verificare il sistema SIDERA^B, in termini di utilità percepita e di facilità d’uso della tecnologia da parte dei clinici e dei pazienti cronici. La piattaforma viene valutata anche nelle dimensioni di impatto sociale, legale e organizzativo.
Soprattutto in questo particolare periodo storico pandemico, in cui si registra un numero inedito di richieste di cura e assistenziali negli ospedali e ancora di più nei territori, appare prioritario verificare l’utilizzabilità di soluzioni integrate innovative per la riabilitazione domiciliare di pazienti in condizione di fragilità.
Il progetto andrà a beneficio di medici e fisioterapisti della struttura di Riabilitazione, responsabili della prescrizione e pianificazione del programma riabilitativo domiciliare, e i pazienti con malattia di Parkinson e loro familiari che necessitano di riabilitazione al domicilio. Lo studio prevede il reclutamento dei pazienti ai quali viene consegnato un kit composto da un tablet, un cicloarmoergometro, un actigrafo da polso e un misuratore di pressione e dalle credenziali di accesso alla ciascuna piattaforma. All’inizio e alla fine del mese di trattamento, mediante appositi questionari, sono valutati il livello di familiarità e competenza nell’utilizzo della tecnologia digitale, la disabilità e la qualità di vita e verranno somministrate scale di valutazione specifiche per il Parkinson.
I medici e i fisioterapisti dotati di credenziali d’accesso alla piattaforma possono testare la modalità di prescrizione e pianificazione delle attività di riabilitazione. In particolare il medico, sulla base dei dati clinico-anamnestici formula il progetto riabilitativo domiciliare nel quale sono descritti gli obiettivi e i tempi di raggiungimento degli stessi e il fisioterapista propone gli esercizi da eseguire graduandone l’intensità.
Gli esercizi prevedono 30 minuti di attività al giorno per cinque giorni alla settimana, divisi in tre giorni di attività aerobica al cicloergometro, durante i quali i pazienti vengono supportati da filmati al tablet, e due giorni di esercizi di danza, coordinazione ed equilibrio, da eseguire anche eventualmente in coppia, guidati da un video tutorial. Durante queste attività vengono costantemente monitorate frequenza cardiaca, fatica e difficoltà percepita.