MANTOVA – “L’autostrada Cremona Mantova? Un esborso di denaro pubblico pari a 25 milioni di euro con la più totale assenza di una valutazione sull’impatto socio-economico. Studio che dovrebbe essere preliminare ad ogni decisione di tipo economica finanziaria. Il tutto è condito da tempi incertissimi (nessuna conferma per la primavera 2022 ndr) e da un buco nel mezzo di 8,5 km, da un progetto definito non cantierabile e da rivedere in virtù del raddoppio ferroviario già in corso. Ma soprattutto , il tutto è condito da una progettualità affidata a chi (Aria Spa), per sua stessa ammissione, non possiede le competenze tecniche per poterla portare a termine”.
È quanto commentano Andrea Fiasconaro, e Marco Degli Angeli consiglieri pentastellati di Regione Lombardia, alla risposta fornita dalla Giunta alla loro precedente interrogazione nella quale chiedevano uno stato di aggiornamento sull’autostrada Cremona Mantova.
Aggiunge Degli Angeli: “Da luglio 2021, rispetto alle tante dichiarazioni trionfanti (le solite da 20 anni a questa parte) e alle previsioni che volevano mettere i primi tasselli entro la fine di quest’anno, in verità non è stato fatto nulla. Tutto – precisa Fiasconaro – sembrerebbe rimandato al 2022, ma – chiosa Degli Angeli – Regione Lombardia butta la palla avanti senza tempi certi. Inoltre, le dichiarazioni rilasciate dai vertici di Stradivaria e da alcuni politici locali non corrispondono alle risposte fornite mediante atti ufficiali dalla stessa Giunta Fontana. Stupisce quindi che si stia trattando la liquidazione di Aria senza avere evidenza dell’impatto socio-economico, che sappiamo esser stato affidato al Politecnico di Milano – Dipartimento di Ingegneria Gestionale. In altre parole – concludono i due consiglieri – si sta parlando e trattando dell’acquisto di una progettualità che, non si sa quando visto che non ci sono ancora tempi certi, uno studio di impatto socio-econnomico, potrebbe rivelare negativa. A completare il quadro l’ennesima conferma che anche il Tibre autostradale è disperso nella nebbia e che il ministero non ha dato nessun riscontro a Regione”.