MANTOVA – L’accordo è stato definitivamente sancito con l’incontro tenutosi la scorsa settimana presso gli uffici dei lavori pubblici di via Visi tra i progettisti, il Comune di Mantova – era presente personalmente l’assessore Andrea Murari oltre ai tecnici – la Soprintendenza e il delegato tecnico dell’Ucei, il rabbino Kalmanowitz. Via libera, dunque, allo studio di fattibilità tecnico economica – come si definisce il primo livello di progettazione – per le aree di San Nicolò che prende atto dei precetti religiosi ebraici e li traduce in tavole progettuali.
La strada era già stata segnata dalla condivisione delle linee guida che prevedevano la rinuncia agli interventi che implicassero manomissione del suolo dell’antico cimitero. Sulla base di esse era stato siglato l’accordo con il Governo per i 6,5 milioni di extra finanziamento del progetto.
La Giunta, nella seduta di lunedì scorso, ha formalmente approvato la progettazione al fine di inserirla nella programmazione triennale dei lavori pubblici.
Il quadro economico replica quanto già approvato nella convenzione siglata con il Governo, mentre la progettazione aggiunge i dettagli progettuali per ogni singolo capannone, eliminando i piani rialzati per evitare fondazioni invasive per il suolo. Anche le aree esterne subiscono modifiche: tutte le superfici calpestabili saranno rialzate dal piano cimiteriale e l’area del sedime del cimitero sarà recintata.
Le prossime tappe saranno la progettazione definitiva esecutiva, prevista per l’inizio di marzo e a seguire l’inizio lavori, dopo l’interruzione decisa al fine di rivedere il progetto sotto il profilo religioso.
“Abbiamo voluto in tutti modi trovare una soluzione che recuperasse l’area di San Nicolò – afferma l’assessore Murari – dopo decenni di degrado e di abbandono, ma nel pieno rispetto della storia del luogo, fortemente connotato dalla dimensione religiosa. Il costante e a volte anche difficile confronto ci ha portato a realizzare un progetto migliore, culturalmente più ricco, rispetto a quello iniziale. Ora è fondamentale che si vada in cantiere e si recuperi finalmente un’area splendida per la città”.