Domenica 23 maggio sulle rive del Po arriva Plastic Free con l’iniziativa “Un Po prima del mare”

MILANO – Rimuovere oltre 50.000 kg di rifiuti dagli argini del fiume Po. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa ‘Un Po prima del mare’ presentata in Regione Lombardia che si svolgerà domenica 23 maggio. Nel mantovano coinvolto il comune capoluogo, ma anche Sustinente, Borgo Mantovano e Poggio Rusco.

“Un ‘Po prima del mare’ – ha spiegato l’assessore Cattaneo – è un’iniziativa dal forte valore simbolico. Contribuisce infatti a far crescere la consapevolezza dei cittadini verso i comportamenti virtuosi cioè quelli che permetteranno di avere un ambiente più sostenibile. Questa è la nostra sfida, liberare l’ambiente dai rifiuti di plastica”.

“La plastica – ha aggiunto – è infatti un materiale ad altissimo valore e va usato e raccolto in modo consapevole. In Lombardia, ad esempio, abbiamo sviluppato un sistema di raccolta differenziata che funziona molto bene. Raccogliamo circa 300.000 tonnellate di plastica e quella che ridiventa materia prima è circa la metà”.

Ogni anno, infatti, una persona produce circa 460 chili di rifiuti e secondo uno studio recente il fiume Po, quella stessa quantità, la riversa sotto forma di microplastiche in una sola ora nel mare Adriatico. L’obiettivo è quindi quello di fermare i rifiuti prima che raggiungano il mare.

Numerosi i volontari che parteciperanno all’iniziativa dell’associazione Plastic Free onlus. Tra questi anche l’assessore regionale Fabio Rolfi che ‘scenderà in campo’ a Cremona.
“Il Po – ha puntualizzato l’assessore Rolfi – è storia e vita, ma è anche centrale per l’economia, per il turismo rurale, per la pesca sportiva e per l’agricoltura. Ecco perché tutelare lo stato di salute del fiume è necessario. In questo caso si ricorre alla partecipazione attiva di migliaia di lombardi che si impegnano in prima persona per la tutela dell’ambiente. Io sarò a Cremona per dare una mano ai volontari”.

Le iniziative si svolgeranno in contemporanea in quattro Regioni: Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto. Le località lombarde coinvolte sono: Pavia, Lodi, Mantova, Cremona, Spessa (Pv), Mozzanica e Canonica d’Adda (Bg), Castelnuovo Bocca d’Adda (Lo), Sustinente, Borgo Mantovano e Poggio Rusco (Mn).