MANTOVA Conoscere, un’azione fondamentale oggi in un mondo sempre più multiculturale E proprio “Onere della Conoscenza – Anno 2019” è il titolo delle due giornate formative, che hanno preso il via oggi e continueranno domani al Conservatorio Campiani, con l’obiettivo di offrire una riflessione e condividere una ridefinizione del concetto di cittadinanza futura.
Promossa dalla Fondazione Villa Emma-ragazzi ebrei salvati, di Nonantola, la due giorni si colloca nel quadro della collaborazione fra l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea e il progetto territoriale SPRAR ENEA di Mantova.
Ad aprire i lavori stamani, insieme alla presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea Daniela Ferrari, sono stati il prefetto di Mantova Carolina Bellantoni e l’assessore al welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini.
E’ stata questa l’occasione per il prefetto per ribadire l’importanza della conoscenza sia di chi riceve i migranti nel proprio Paese, sia da parte dei migranti stessi. Vedi ad esempio l’importanza di agire presso i Centri di accoglienza nell’avvicinare chi arriva da Paesi lontani ai concetti del lavoro regolare evitando che finiscano nelle pieghe del lavoro nero. Fenomeno quest’ultimo – ha proseguito il prefetto – particolarmente pesante nei settori tessile e agricolo e contro il quale sta combattendo la task force delle forze dell’ordine messa in piedi proprio dalla Prefettura.
Il percorso formativo Onere della conoscenza II-2019, oltre a essere un’importante appuntamento fissato nel calendario del Festival dei Diritti 2019, fa anche parte di un progetto triennale partito lo scorso anno con l’obiettivo di offrire strumenti idonei a comprendere la realtà storica e attuale dei paesi di provenienza e i diritti e le opportunità legate ai fenomeni migratori. Questo secondo anno è dedicato a Pakistan e Bangladesh e ai diritti e alle dinamiche sociali legate all’immigrazione. L’iniziativa è rivolta in particolare ad avvocati, operatori dell’accoglienza, insegnanti e funzionari pubblici.