MILANO – Passano in Commissione Sanità le modifiche alla legge sanitaria chieste dal Governo alla Regione Lombardia.
“Sono stati i gravi errori, sia di sostanza che di metodo, a portare all’obbligo di modificare 15 articoli su 37 della legge sanitaria regionale voluta dal centrodestra. Questo, però, non ha convinto nemmeno questa volta la maggioranza ad aprire un confronto. E’ andata avanti come se nulla fosse”. E’ questo il commento della consigliera regionale del Pd Antonella Forattini, dopo che le modifiche alla legge sanitaria richieste dal Ministero sono passate oggi in Commissione Sanità, con il voto contrario del Pd.
“Era già imbarazzante il dover modificare più di un terzo degli articoli pur di non far impugnare la legge dal Ministero. Grave, quindi, che per apportare tali modifiche sia stata imposta dalla maggioranza una legge ordinamentale – e non ordinaria – che non coinvolge la Commissione nella discussione. Le modifiche sono tutt’altro che superficiali e sono frutto di gravi errori commessi nella stesura del testo.
Tra le principali c’è la revisione delle funzioni delle Ats, fatto tutt’altro che marginale: il Governo ha chiesto di ridurne ulteriormente i compiti rendendole, come già segnaliamo da tempo, praticamente inutili e più opportunamente sostituibili con un’agenzia unica a livello regionale. Gravi le mancanze anche nell’ambito della medicina territoriale: i distretti, fondamentali per incrociare bisogni sanitari e sociali, avrebbero dovuto coincidere con i piani di zona, come logica comanda. Ma la Giunta regionale ha scelto un’altra strada che li renderà, quindi, meno efficaci”.