Il burqa diventa obbligatorio per le donne, nei luoghi pubblici, in Afghanistan. Lo hanno deciso i talebani al governo a Kabul con un decreto approvato dal ministero talebano per la prevenzione del vizio e la promozione della virtù che riporta indietro agli anni Novanta la condizione femminile afghana. Previste anche condanne fino al carcere per le donne che si rifiutino di rispettare gli ordinamenti previsti.
In primo luogo, la donna che rifiuti di indossare il burqa riceverà una visita dei talebani, che chiederanno un colloquio con il marito, il padre o il fratello. Il tutore maschio della donna potrebbe anche essere chiamato a presentarsi al ministero per la prevenzione del vizio e la promozione della virtù. Infine il tutore maschio potrebbe essere portato in tribunale e anche incarcerato per tre giorni.
Il burqa è una veste che copre l’intero viso e il corpo, lasciando solo uno schermo a rete per vedere. Il Corano, il libro sacro dell’Islam, indica ai musulmani (uomini e donne) di vestirsi con modestia. La modestia maschile prevede di coprire l’area dall’ombelico al ginocchio. Per le donne è generalmente intesa come coprire tutto tranne il viso, le mani e i piedi quando sono in presenza di uomini con cui non sono parenti o sposate.