“Per quanto siano comprensibili le esigenze di parte o persino l’occhio ai sondaggi – aggiunge -, spero che nelle prossime settimane si tenga conto del vero interesse generale. Questo non significa affatto dover rinunciare al confronto e al conflitto politico anche duro, ma stiamo attenti a collegare questo confronto ai temi reali del Paese. Altrimenti si rischia non solo di mettere a repentaglio la stabilità, ma la credibilità stessa delle istituzioni. Voglio essere chiaro: si può correre il rischio di rompere su una grande questione sociale, ma farlo su questioni simboliche, questo allargherebbe ancora di più il solco tra eletti e opinione pubblica”.
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(ITALPRESS).