Caso Hasib Omerovic, poliziotto respinge accuse di tortura

(Adnkronos) – Andrea Pellegrini, l’agente di polizia del commissariato di Primavalle finito ai domiciliari con l’accusa di tortura per la vicenda di Hasib Omerovic il 36enne precipitato dalla finestra il 25 luglio scorso, ha risposto alle domande del gip nel corso dell’interrogatorio di garanzia e ha negato qualsiasi forma di violenza, schiaffi o polsi legati, spiegano gli avvocati Eugenio Pini e Remo Pannain difensori del poliziotto, respingendo le contestazioni che gli vengono mosse. 

Nell’interrogatorio, che si è svolto questa mattina a piazzale Clodio e durato quasi due ore, Pellegrini ha inoltre detto, come si apprende dai suoi difensori, che gran parte delle dichiarazioni fatte da Fabrizio Ferrari (il poliziotto di Primavalle che ha collaborato alle indagini, ndr) non sono veritiere. Il nostro assistito, spiegano i difensori, ha fornito anche un elemento di fatto diverso spiegando che quando Hasib è caduto dalla finestra il poliziotto più vicino, pur stando in un’altra stanza, era proprio Ferrari. Questa mattina oltre a Pellegrini sono comparsi davanti al gip anche gli altri due poliziotti, presenti il 25 luglio scorso nell’abitazione di Hasib, e ora accusati di falso.  

La misura per l’assistente capo della Polizia del distretto Primavalle è stata disposta mercoledì scorso dopo l’inchiesta della Procura di Roma, coordinata dal procuratore aggiunto Michele Prestipino e dal pm Stefano Luciani. 

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