Mantova Hub, Baschieri (FI): “E’ diventato un pozzo di S. Patrizio. Stop ai mutui. Opera da rivedere”

in foto Il progetto di Mantova Hub

MANTOVA – “Forza Italia ha sempre sostenuto che il progetto dell’archistar Stefano Boeri per la riqualificazione dell’area di San Nicolò e Fiera Catena (area di progetto 130.563 mq) era insostenibile sia sotto il profilo urbanistico sia sotto quello economico.
Il progetto iniziale, redatto nell’oramai lontanissimo 2016 e finanziato con 18 ml di euro dal governo Renzi, è stato stravolto dal braccio di ferro con i rabbini ortodossi statunitensi, canadesi ed israeliani della comunità ebraica internazionale che ne ha minato la realizzabilità tecnica. Sfida muscolosa persa dal comune di Mantova che è dovuto ripiegare alle richieste di salvaguardia dell’antico cimitero ebraico istituito nel lontano 1442″ è il commento di Pierluigi Baschieri consigliere comunale di Forza Italia.

“Abbandonate le ruspe – prosegue Baschieri – ad insidiare oggi la principale opera pubblica pianificata dal sindaco Palazzi non è più la questione storica, bensì quella economica.
Nonostante la Regione Lombardia sia intervenuta con una iniezione di 4,3 ml di euro per sostenere il comune nella realizzazione della palestra dimenticata nel progetto della nuova scuola, ancora in fase di completamento, e nonostante il governo Conte abbia finanziato con 6,5 ml di euro la rivisitazione della progettazione esecutiva a tutela dell’area ebraica, i ritardi nella realizzazione dell’opera pubblica più costosa della storia di Mantova non si contano più. Il taglio del nastro previsto per il 2019 è slittato più volte tanto che i lavori sono bloccati da due anni e riprenderanno solo nel marzo del 2023″.

Gli aumenti delle materie prime – si legge nella nota del consigliere – schizzati alle stelle a causa della sfavorevole congiuntura economica rischiamo di mettere ancora più in difficoltà Mantova Hub “i venti inflazionistici – spiega Baschieri – hanno portato ad un rincaro del 35% del listino delle opere pubbliche da applicarsi in Regione Lombardia. Tradotto: più 3,2 milioni di euro per recuperare i 5 capannoni militari (totale 17 ml di euro) e più 1,8 ml di euro per la scuola che doveva essere inaugurata a settembre per ospitare gli studenti dell’istituto Mantegna”.

Il rischio secondo Baschieri, dato che i fondi nelle case comunali non ci sono, è quello di mandare all’aria il disegno iniziale sostenuto dall’assessore Murari che con la sua delega all’urbanistica ne è il padrino.

“Tutto questo non deve stupire – conclude Baschieri – il centrosinistra conosce da sempre l’insostenibilità economica del piano urbanistico tanto che negli anni ha attivato diversi mutui tra l’indifferenza della politica locale tra cui 675mila euro per i campi da calcio della Mantovana, 500mila per la nuova piazza di Fiera Catena ed 1,5 ml per la comunità disabili (mutuo a carico di Aspef).
Palazzi ha annunciato durante l’approvazione del bilancio di previsione la possibilità di attivare nuovi mutui per il completamento dell’opera. Noi a chi amministra questa città chiediamo dove sono finiti i partner privati che avevano sposato il progetto inizialmente ed erano disponibili a contribuire al suo sostegno economico. Palazzi e Murari ci dicano esattamente dove recupereranno le risorse finanziarie necessarie e ad oggi mancanti”.