MILANO – E’ un commento di cauto ottimismo quello che esce dai sindacati all’uscita oggi pomeriggio dell’incontro in Regione sulla crisi della Corneliani. Un confronto convocato alla luce della richiesta unilaterale dell’azienda per l’avvio della procedura per cassa integrazione straordinaria per crisi per 180 su 458 lavoratori.
Il primo risultato che arriva da Milano è la riapertura delle trattative tra azienda e sindacati. Lo spiegano le segreterie di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil in un comunicato congiunto in cui si legge: “quattro ore si è da poco concluso il tavolo regionale sulla vertenza Corneliani. Dopo un serrato dibattito, e grazie all’apprezzata mediazione da parte dell’Istituzione regionale, il confronto è terminato con un verbale di rinvio e con un percorso condiviso per un tavolo permanente in Regione, al fine di continuare il confronto tra vertici aziendali e rappresentanze sindacali.
Ovviamente, fino alla fine dei tavoli concordati, rimangono confermate le 14 ore di sciopero residue del pacchetto di mobilitazione precedentemente dichiarato. Ulteriori dettagli saranno comunicati solo al termine dell’assemblea sindacale prevista per lunedì in azienda”.
Al vertice hanno preso parte il segretario generale della Filctem Cgil di Mantova Michele Orezzi, della Uiltec Uil di Mantova Giovanni Pellizzoni e Adolfo Feudatari della Femca Cisl insieme alle Rsu.
Per l’azienda sono intervenuti Luigi Ferrando, direttore generale di Corneliani, Maurizio Arsti, responsabile delle Risorse Umane, Francesco Spotorno, general manager e l’avvocato Adelio Riva, insieme ad alcuni collaboratori.
A coordinare il tavolo per la Regione il dirigente Carlo Bianchessi.
Pare che all’inizio del confronto il clima fosse molto teso. Poi, a poco a poco, la tensione sembra essersi smorzata e si è avviato il dialogo.
A chi chiediamo se sia emersa la ragione per cui all’improvviso l’azienda ha optato per la richiesta di cassa integrazione straordinaria per crisi, la risposta che viene data è quella di una probabile volontà di voler far ripartire la trattativa da un livello diverso da quello delle settimane precedenti. La convinzione però è che i due scioperi organizzati negli ultimi giorni siano serviti per smuovere le acque.
Azienda e sindacati torneranno ad incontrarsi a Milano mercoledì prossimo.