Aumentano le malattie professionali nel Mantovano. Perboni (Cisl): «Ancora troppi gli infortuni mortali»

MANTOVA – Aumentano le malattie professionali e diminuiscono le denunce d’infortunio: i dati dell’INAIL, pubblicati per il periodo gennaio-dicembre 2019, confermano di fatto i due macro fenomeni riscontrati a Mantova rispetto allo stesso periodo del 2018 a livello lombardo.

I numeri parlano chiaro. Le malattie professionali sono aumentate, dai 191 casi del 2018 ai 196 eventi del 2019, segnando un aumento di 5 unità; un quadro che proietta la provincia di Mantova, insieme a quelle di Bergamo, Lodi e Milano, fra quelle che hanno registrato un aumento delle malattie professionali. Per quanto riguarda poi gli infortuni mortali, pur diminuendo da 21 a 14, confermano il dato fortemente negativo dell’incremento dei decessi sul lavoro.

Dino Perboni, Segretario Generale Cisl Asse del Po

«Un andamento non occasionale – commenta Dino Perboni, Segretario Generale Cisl Asse del Po – e che ha urgentemente bisogno sia di applicare  le intese raggiunte con Regione Lombardia, sia di recuperare quella dimensione di responsabilità e centralità che va data alla salute e sicurezza iniziando dai datori di lavoro. Un trend che dura da tre anni e che sulla sua forte inversione di tendenza vede da tempo impegnati i sindacati.

Noi crediamo che il risultato di infortuni mortali zero possa essere un obiettivo da realizzare, certamente non semplice ma deve essere perseguito non solo da chi rappresenta i lavoratori. I dati – prosegue Perboni – ci dicono inequivocabilmente che la stessa attenzione non c’è da parte tutti. Ricordiamo sempre che la prevenzione e la salute e sicurezza è un investimento e non un costo. Oltre al fatto che non c’ è niente che possa valere più di una vita».

A livello regionale gli infortuni con esito mortale sono 157 nell’industria e servizi, in aumento rispetto al dato del 2018, fermo a 154; in agricoltura, invece, aumentano da 5 a 13. Complessivamente aumentano da 163 a 171.

Per quanto riguarda le modalità di accadimento, su 171 casi 115 sono al lavoro e 56 in itinere. Pertanto, si pone il problema sia della sicurezza sulle strade, sia della necessità di rimodulare gli spostamenti per raggiungere i luoghi di lavoro.

Nello spaccato dei dati sugli infortuni mortali per genere, si registra un aumentato per il genere maschile che passa dai 143 a 158 sempre nel periodo gennaio dicembre 2019 sul pari periodo 2018, mentre per il genere femminile riscontra una flessione dai 20 del 2018 a 13 del 2019.

Nell’analisi delle denunce d’infortuni per classe d’età, la fascia che più ha riscontrato le denunce è quella dai 50-54 anni, e nel 2019 sono aumentate passando da 13.948 del 2018 ai 14.110.

«Per quanto riguarda le malattie professionali il dato continua ad aumentare segnando un andamento progressivo a sottolineare l’emersione dello stato reale – evidenzia Perboni della Cisl. – Secondo noi ancora troppo a rallentatore rispetto alla realtà non “censita” per tale fenomeno».

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