Mantovarchitettura festeggia i 10 anni e rilancia: l’ateneo sarà sede degli eventi. Coinvolti anche i bambini

MANTOVA- Mantovarchitettura festeggia la decima edizione che si aprirà martedì 9 maggio. L’evento, organizzato dal Polo territoriale di Mantova del Politecnico di Milano – Cattedra Unesco in collaborazione con Enti e diverse realtà del territorio, è stato presentato questa mattina dal prorettore Federico Bucci nella sede dell’ateneo mantovano che quest’anno sarà anche la casa di Mantovarchitettura. 
E’ stata questa l’occasione per spiegare che la rassegna internazionale dedicata alle tematiche dell’architettura, dell’urbanistica e del paesaggio quest’anno vedrà “due mesi di incontri e convegni, per un totale di 55 eventi. Fino al 9 luglio cittadini e appassionati del settore potranno seguire gratuitamente le proposte della rassegna, diventata ormai un momento atteso e molto partecipato per Mantova, per la cultura architettonica italiana e non solo”.

In occasione dell’inaugurazione, il 9 maggio, saranno mostrati per la prima volta anche gli affreschi quattrocenteschi di scuola mantegnesca venuti alla luce con il restauro di una parte proprio della sede dell’ateneo.

Il tema dell’edizione 2023 invoca provocatoriamente “un’architettura senza archistar” proponendo numerosi convegni tematici e conferenze, oltre che tre eventi espositivi, che concorrono coralmente a interpretare la volontà di mettere al centro della manifestazione le relazioni tra il progetto e la costruzione dell’architettura con la tradizione e la memoria dei contesti storici: due mostre si terranno alla Casa del Mantegna e una nell’ex chiesa della Madonna della Vittoria.
“L’obiettivo quest0anno è di proporre una cultura architettonica diffusa che sappia parlare alle giovani generazioni dei problemi che riguardano il mestiere dell’architetto, la sostenibilità ambientale, la desertificazione dei centri storici, la cura dei beni monumentali e del patrimonio edilizio, le condizioni delle periferie urbane, la sicurezza delle infrastrutture, la bellezza dei paesaggi e, in generale, la resistenza che dobbiamo opporre verso chi considera il territorio in cui viviamo una risorsa da consumare fino all’esaurimento” ha sottolineato Bucci.

“Siamo orgogliosi di essere giunti al decennale di Mantovarchitettura – ha spiegato  Bucci – una rassegna che mette in contatto il mondo dell’architettura internazionale con il grande pubblico, affrontando tematiche di grande attualità, come per esempio la sostenibilità e la fragilità dei beni monumentali, come quelli della nostra città, Mantova, sito Unesco, dove, per esempio, è necessario adeguare al rispetto della storia ogni intervento di manutenzione edilizia. In questi anni abbiamo mostrato come l’Università può fare formazione per tutti, non solo per gli studenti, ma anche per i cittadini. Per questa decima edizione abbiamo scelto un filo conduttore molto provocatorio e controcorrente: “un’architettura senza archistar”.

E quest’anno per la prima volta arriva anche “Mantovarchitettura for Kids”, un percorso laboratoriale speriemtale, curato dalla docente del Politecnico Cristiana Achille, che accompagnerà i bambini di due classi quarte rispettivamente delle scuole Nievo e Pomponazzo a sperimentare con la spazialità e la sostenibilità e ad esprimere la loro visione di Mantova, costruendo una città ideale e immaginando ciò che potrebbe migliorarla.

Oltre a Bucci sono intervenuti alla presentazione della rassegna gli assesori del Comune di Mantova al territorio Andrea Murari, alla pubblica istruzione Serena Pedrazzoli, il consigliere comunale delegato alla cultura della Provincia Mattia Di Vito, il presidente dell’Ordine degli Architetti di Mantova Cristiano Guernieri e Maria Grigoli in rappresentanza degli studenti del polo territoriale di Mantova del Politecnico.

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