MANTOVA – Le liste civiche sono state determinanti per far vincere il centro sinistra nei capoluoghi, sia a Mantova che a Verona. Un modello che ha funzionato dunque. Ma il ruolo delle civiche ha in qualche modo sminuito quello dei partiti? E’ questa in sintesi la domanda principale a cui si è cercato di dare una risposta ieri sera al Dopolavoro Ferrovieri in città dove, nell’ambito della festa della Lista Gialla, si è tenuto un dibattito con il sindaco di Mantova Mattia Palazzi e quello di Verona Damiano Tommasi, affiancati da esponenti delle civiche che li appoggiano nei rispettivi Consigli Comunali.
“L’esperienza di Mantova è chiara, la Lista Gialla è stata determinante per la vittoria come lo è stato il Pd, dunque non c’è stato alcun passo indietro del partito e non ci deve essere” dichiara Palazzi. “Semmai è stato portato un nuovo messaggio che ci dice come insieme, civiche e partiti, possano determinare un nuovo approccio alla politica. Il loro deve essere però un lavoro sinergico, in questo senso non ci troviamo di fronte a un passo indietro della politica ma ad un passo in avanti.
La riflessione si è spostata poi in un campo più ampio, e quindi se l’esperienza delle civiche, che ha avuto un successo anche a livello regionale con la Lista di Fontana che ha ottenuto oltre il 6% di voto, possa essere replicata a livello nazionale. Del resto si progetti in tal senso se ne sta discutendo da tempo cone la lista civica nazionale – La Federazione Civica – che dovrebbe essere espressione delle liste civiche federate.
Su questo fronte tanto Palazzi che Tommasi hanno lasciato capire che non è facile trovare una convergenza delle liste civiche su tutte le questioni al vaglio della politica nazionale. “Piuttosto sarebbe auspicabile che su alcuni temi specifici, come potrebbe essere quello delle autonomie o dell’ambiente (come l’inquinamento dell’intera Pianura Padana) i sindaci si unissero e facessero fronte comune per affrontare insieme le battaglie” dichiara Palazzi.