PEGOGNAGA – Infortunio sul lavoro quest’oggi a Pegognaga: attorno alle 14.30, presso il macello Inalca di strada Chiaviche, un dipendente 33enne è rimasto seriamente ferito mentre si apprestava ad utilizzare un macchinario atto al taglio delle carni. Le lame affilate gli hanno causato una profonda ferita appena sotto il ginocchio, all’altezza della tibia, tanto che è stato necessario l’intervento del 118, che ha trasportato l’operaio in codice giallo all’ospedale Poma. Illeso il collega 25enne che era con lui durante le operazioni. Sul posto sono intervenuti anche gli operatori della medicina del lavoro e i carabinieri della compagnia di Gonzaga.
Domani intanto si terrà un’assemblea pubblica davanti ai cancelli del macello di Pegognaga, che fa parte del Gruppo Cremoni. I sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato lo stato di agitazione e il blocco degli straordinari per i circa 90 dipendenti dello stabilimento
“Crediamo che sia arrivato il momento di attivarsi con iniziative unitarie, come quella che ci apprestiamo a svolgere il prossimo 6 luglio davanti alla sede di Inalca del gruppo Cremonini, per dar voce a tutte le lavoratrici e lavoratori per i quali le aziende aderenti ad Assocarni, Italmopa e Assalzoo non applicano correttamente il CCNL industria alimentare del 31 luglio 2020 e che tali associazioni non hanno, ancora oggi, sottoscritto.” dichiarano Fai, Flai e Uila.
“Alla vigilia dell’inizio di una nuova stagione contrattuale si rende necessario porre una lente di ingrandimento sulla necessaria firma del Contratto Collettivo Nazionale per non far perdere ai dipendenti di queste aziende, che sul territorio lombardo non sono poche, sia gli aumenti contrattuali sia tutte le importanti tutele normative che il CCNL Industria alimentare prevede.”
“Con la manifestazione di giovedì rivendichiamo unitariamente, la necessità di riconoscere correttamente tutti gli aumenti dei minimi tabellari e dello Iar (incremento aggiuntivo alla retribuzione), indicatore che identifica il buon andamento del settore dell’industria alimentare. Settore che non ha conosciuto crisi e stop nemmeno nei periodi più difficili della pandemia. Rivendichiamo la necessità di riconoscere un unico Contratto Nazionale!” dichiarano i sindacati.