Salta il tavolo tra azienda e sindacati: sciopero trasposti e logistica il 29 marzo

MANTOVA – Nulla da fare per il tavolo delle trattative fra le parti datoriali e le organizzazioni sindacali che rappresentano le lavoratrici e i lavoratori delle imprese in cui si applica il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione e di tutto il personale viaggiante. Il nodo irrisolto rimane il mancato rinnovo del CCNL. Per questo, dopo aver visto saltare il tavolo, è stata proclamata dai sindacati (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti) una prima azione di sciopero di 24/48 ore, per i giorni 29 e 30 marzo 2021, di tutte le lavoratrici e i lavoratori cui si applica il CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione.

La decisione è stata presa dopo l’esito della riunione dello scorso 18 marzo convocata per arrivare ricomporre le distanze fra le parti in merito ai termini di rinnovo del CCNL: “Le Associazioni Datoriali – spiega Adonia Alessi di Filt Cgil Mantova – hanno presentato richieste irricevibili, per non dire quasi offensive nei confronti di un settore come quello della logistica e dei trasporti che, anche durante la pandemia, non si è mai fermato per consentire i rifornimenti dei beni di prima necessità e di consumo per la popolazione e assicurare l’attività delle imprese, esponendosi anche al rischio del contagio“. Una mancanza di rispetto, insomma, per “Un settore – prosegue Alessi – che si è rivelato essenziale e che ha sopportato ritmi di lavoro sempre più pesanti, si pensi all’attività dei corrieri molto utilizzati in quest’emergenza. Eppure permangono trattamenti economici inadeguati e anche gli aspetti normativi e dei diritti necessitano di essere implementati. Per questo ci auguriamo che si arrivi al più presto al rinnovo del CCNL, ma se le parti datoriali continueranno con questo atteggiamento abbiamo in programma altre iniziative oltre allo sciopero di lunedì 29 marzo”.

Diverse le criticità sollevate dal punto di vista economico: in tal senso le Segreterie Nazionali hanno formalizzato una richiesta di natura esclusivamente economica con l’intento di concretizzare velocemente un dignitoso rinnovo del CCNL e dare risposte immediate a tutte le lavoratrici e i lavoratori. Ma “le associazioni datoriali – spiegano i sindacati in una nota unitaria – hanno rifiutato di ragionare sulle richieste sindacali e non hanno voluto ritirare la loro proposta di taglio indiscriminato ed irragionevole del costo del lavoro contrapponendo un’offerta indecorosa”.