I numeri del contagio per provincia. Gallera: 644 posti in terapia intensiva per Covid. Rinnovo appello per comportamenti responsabili

137 i mantovani contagiati, 18 in più di ieri. Sono i dati della Regione. In Lombardia 7280 i positivi

MILANO – “Oggi abbiamo 644 posti nelle nostre terapie intensive disponibili per pazienti affetti da coronavirus. Ai 723 che erano all’inizio ne abbiamo aggiunti 223, arrivando a 946. E nei prossimi giorni ne apriremo altri 150/200″.
Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso della conferenza stampa convocata per fare il punto sulla situazione Coronavirus.

I NUMERI DEL CONTAGIO IN LOMBARDIA 

I casi per provincia con l’aggiornamento rispetto agli ultimi 5 giorni

BG     1.472/1.245/997/761/623/537

BS      790/739/501/413/182/155

CO     46/40/27/23/11/11

CR     957/916/665/562/452/406

LC   89/66/53/35/11/8

LO     963/928/853/811/739/658

MB     65/64/59/61/20/19

MI      592/506/406/361 (di cui 246 a Milano città)

MN     119/102/56/46/32/26

PV      324/296/243/221/180/151

SO     7/7/6/6/4/4

VA      50/44/32/27/23/17

e 317 in corso di verifica.

i casi positivi sono 5.791 (molti tamponi di oggi sono ancora da processare) ieri 5.469, l’altro ieri 4.189, tre giorni fa 3.420 e il giorno prima ancora 2.612

– i deceduti 468, ieri 333/267/154 tutte persone anziane con un quadro clinico già compromesso. L’87% ha più di 75 anni, l’11% ne ha fra 65 e 74 e il 2% fra 50 e 64 anni

– i dimessi e trasferiti al domicilio 896, ieri/646/550/524

– in isolamento domiciliare 642, ieri 1248/756/722

– in terapia intensiva 466, ieri 440/399/359

– i ricoverati non in terapia intensiva 3319, ieri 2.802/2.217/1.661

– i tamponi effettuati 21.479, ieri 20.135/18.534/15.778

“Da quando è iniziata l’emergenza – ha spiegato – le terapie intensive hanno gestito 778 pazienti e dimessi 103, i deceduti sono stati 80. Il 25% dei pazienti non è più in TI, e oggi stiamo cercando di far ruotare il più possibile i pazienti, individuando altre strutture che possano ospitare i pazienti meno gravi. Pensiamo a strutture alberghiere o a spazi più ampi come potrebbero essere quelli della fiera. E’ anche al vaglio la possibilità di utilizzare per le cure intermedie le strutture socio sanitarie così da alleggerire i presìdi ospedalieri e aprire spazi sulle terapie intensive e trovare spazi tipo a Cuasso al Monte o Sondalo (100 posti). Va avanti anche la ricognizione su strutture tipo quella di Bollate per la subintensiva, ampliando così al massimo la nostra capacità di ricezione”.
E poi l’appello, forte, a tenere e diffondere comportamenti virtuosi. “Vanno fermate ascisse di crescita dei contagi – ha detto – e quindi rilanciamo ad osservare ancora più scrupolosamente le indicazioni.  I risultati li possiamo vedere nell’arco di 7/10 giorni, quindi con il presidente abbiamo condiviso la necessità di mettere in campo misure ancora più forti”.
L’assessore ha quindi confermato che la Regione continua a sostenere gli ospedali che sono più in sofferenza come Bergamo e Cremona, non solo cercando di spostare alcuni pazienti, ma anche inviando personale medico e sanitario.

Oggi, fra l’altro, è stato pubblicato il ‘Dl’ che rende più flessibili le assunzioni. “Oggi – ha spiegato l’assessore – usciremo con un bando per medici specializzandi e infermieri che verranno assunti con contratti co.co.co. Abbiamo 200 medici specializzandi che possono intervenire subito. Tutti i medici specializzandi del quarto e quinto anno, già nelle graduatorie degli ospedali, che potranno essere assunti direttamente dalle strutture con contratti a tempo determinato”.
Per quanto riguarda i medici non specializzati, che in Lombardia sono un migliaio, potranno essere impiegati in base a una semplice valutazione dei titoli. “Entro domani poi si laureeranno altri 250 infermieri che potranno entrare subito in servizio”.
Gallera ha quindi spiegato che sono stati trasferiti 30 pazienti in altre regioni, “solo 1 covid positivo”.
“Abbiamo preso sul serio la disponibilità della Protezione civile a costruire una grande area, come la Fiera, dove realizzare 500 posti letto di terapia intensiva, serve però la strumentazione adeguata. Il progetto è pronto ed è già nelle mani della protezione civile nazionale”.

 

 

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