MANTOVA – Caldo, umidità, temperature record. Un’estate bollente, al punto che quello in corso – secondo le elaborazioni di Coldiretti sui dati Isac Cnr nel primo semestre del 2023 – è per il Nord Italia il terzo anno più caldo, con l’anomalia del periodo che è stata di ben +0,80 gradi superiore la media. I cambiamenti climatici in corso per alcuni versi incidono alla diffusione di fitopatologie, che rischiano di compromettere le produzioni in campo.
Coldiretti Mantova ha raccolto segnalazioni per la presenza di flavescenza dorata su una superficie vitata vicina ai 1.500 ettari, dei quali 700 in zona Lambrusco. Colpiti, in particolare, i vigneti biologici, con un’incidenza di poco superiore al 30%, mentre un 10% dei vigneti colpiti dalla fitopatologia si trovano sulle Colline Moreniche e hanno investito le produzioni di Garda Doc e Garda Colli Mantovani Doc.
I vitigni sui quali è stata registrata la presenza di flavescenza dorata sono prevalentemente Merlot, Ancellotta e Salamino.
Nel Basso mantovano, in zona Motteggiana, l’erba medica è stata colpita invece dagli afidi, che aggrediscono la coltivazione e in pochi giorni ne compromettono la crescita. Anche in questo caso la responsabilità deve essere ricondotta all’alternarsi di temperature roventi e piogge frequenti, anche di pochi millimetri, che scatenano un microclima dove convivono umidità e ondate di calore, che favoriscono la proliferazione degli afidi.
“I cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole – dichiara il presidente di Coldiretti Mantova, Paolo Carra – che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio e fronteggiare patologie legate all’evoluzione del clima”.