La “spesa” esigenza che consente di lasciare il proprio comune per quello più vicino. Lo dice l’ordinanza del Questore ai sindaci

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MANTOVA – A tutti i sindaci della provincia di Mantova, come a tutte le Forze dell’Ordine, è arrivata nel pomeriggio l’Ordinanza del Questore Paolo Sartori con  le numerose indicazioni e le disposizioni di carattere operativo che saranno da adottare alla luce dell’ultimo decreto ministeriale sul contenimento del contagio da coronavirus firmato ieri sera dal premieri Giuseppe Conte.
Uno dei punti riguarda ovviamente il controllo della mobilità. Già da ieri sera il punto relativo al divieto di spostamento per le persone da un comune all’altro ha sollevato molte domande e anche non poche perplessità tra la gente come tra gli stessi primi cittadini.
Molte le richieste di chiarimento arrivate in giornata anche alla Prefettura.
Il decreto recita:
è fatto divieto a tutte le persone fisiche di trasferirsi o spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, in un comune diverso rispetto a quello in cui attualmente si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; conseguentemente all’articolo l, comma 1, lettera a), del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 le parole “. E’ consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza” sono soppresse;

A titolo esemplificativo – recita l’ordinanza del Questore – rientra negli spostamenti per comprovate esigenze lavorative il tragitto (anche pendolare) effettuato dal lavoratore dal proprio luogo di residenza, dimora e abitazione al luogo di lavoro. Rientrano invece nelle esigenze di assoluta urgenza anche i casi in cui l’interessato si rechi presso grandi infrastrutture del sistema dei trasporti per trasferire propri congiunti alla propria abitazione.
Parimenti tra le assolute esigenze che consentono di lasciare il comune nel quale ci si trovi per recarsi nel territorio del comune più vicino, va annoverata la necessità di approvvigionarsi di generi alimentari, sanitari e/o farmaceutici.