BRESCIA – Nel 2022 il mercato dell’Intelligenza artificiale in Lombardia ha superato i 120 milioni di euro, con una prospettiva di crescita fino a 205 milioni nel 2024. E’ quanto evidenziato in occasione della settima tappa, a Brescia, del ciclo di incontri ‘Intelligenza artificiale e pmi: esperienze da un futuro presente’ organizzata oggi da Piccola Industria Confindustria e Anitec-Assinform l’associazione che in Confindustria raggruppa le aziende Ict) in collaborazione con la rete dei Digital Innovation Hub.
Tra i relatori intervenuti a Brescia, anche il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Mantova Giovanni Fabiani, e Alberto Barbi, Deputy manager di Dinamica Generale che ha portato la testimonianza relativa ai casi di applicazione dell’IA nella sua azienda. Fabiani in particolare ha evidenziato come in un territorio come quello mantovano con un tessuto produttivo costituito al 70% da Pmi sia quanto mai importante dare visibilità ai casi concreti di applicazione dell’Intelligenza Artificiale nelle imprese, potendo scoprire così da esperienze dirette le grandi potenzialità di questa tecnologia.
Secondo i dati della Piccola industria Confindustria Brescia, del Comitato Piccola industria Confindustria Bergamo e del Comitato Piccola industria Confindustria Mantova la Lombardia mantiene saldo il suo primato sul volume del mercato digitale tra le regioni italiane: la percentuale di imprese lombarde con almeno un livello base di digitalizzazione è cresciuta attestandosi al 74,7% nel 2022 rispetto al 68,3% del 2021, con un incremento di oltre 6 punti percentuali.
Il roadshow, che fino a oggi ha visto la partecipazione di 700 imprese in due anni toccherà tutte le regioni italiane, con l’obiettivo di sensibilizzare e informare le piccole imprese associate a Confindustria sulle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale. Sono le stesse imprese a raccontare le proprie esperienze e strategie di impiego dell’Ia in azienda, grazie alla presentazione di casi concreti e al confronto diretto con i partecipanti.
L’intelligenza artificiale, nonostante le sue potenzialità, rimane ancora scarsamente utilizzata dalle imprese italiane, in particolare quelle di minori dimensioni: secondo dati Istat del 2021, solo il 6,2% delle imprese con almeno 10 dipendenti ha dichiarato di utilizzare sistemi di Intelligenza artificiale, contro una media dell’8% nell’Unione europea. In particolare, la percentuale di piccole imprese italiane si attesta al 5,3%, contro il 24,3% delle grandi imprese. Un gap da colmare, perché numerose ricerche certificano un crescente divario nell’incremento della produttività dovuto alla digitalizzazione tra le poche imprese di frontiera e le molte più in ritardo.
L’Italia recupera parzialmente nell’industria: nel 2021 la percentuale di imprese più avanzate nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale era superiore alla media europea (1,4% contro 1,3%). Rimane però ancora lontana dai paesi capofila: Danimarca a 5,3% e Paesi Bassi al 3%.
Secondo Anitec-Assinform in Italia il mercato dell’Intelligenza artificiale nel 2022 ha raggiunto un volume di circa 435 milioni di euro (+32,4%) ed è previsto che raggiunga i 1.200 milioni nel 2026, con un tasso di crescita medio annuo del 28,9%.