Castiglione delle Stiviere, a Palazzo Menghini la mostra di Stefano Nardi “Donne”

CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Al via il 14 ottobre a Palazzo Menghini la mostra di Stefano Nardi “Donne”, graffiti, geometrizzazioni, che mutano il ritratto e che hanno come dominante una tavolozza fatta di rosso, di nero e di un incarnato livido. Le opere in mostra ci restituiscono, dunque, nei volti diversi, affilati o morbidi, congelati o disperati, appartenenti a mondi diversi e a esperienze disparate, icone dure nate da una riflessione sul senso e sulla funzione dell’arte. In mostra ci sono volti minacciati, bocche trepide ma, soprattutto, occhi: espressivi, impietriti, nascosti, impietosamente affranti.
È un uomo, Stefano Nardi, il pittore che ha immaginato queste figure, facendo emergere il racconto dei volti in cui si narrano i lutti e le battaglie di tutte
le donne.
“L’Amministrazione comunale – ha spiegato il sindaco di Castiglione delle Stiviere, Enrico Volpi, con l’obiettivo di rendere la Galleria d’arte moderna e contemporanea uno spazio dinamico e un punto di incontro tra i cittadini e gli artisti del territorio, ha deciso di destinare la sala superiore di Palazzo Menghini a spazio per mostre ed esposizioni temporanee. Ogni mostra, curata dal Prof. Gianfranco Ferlisi, si configurerà come una finestra aperta su mondi creativi unici. La prima mostra temporanea mette in primo piano l’opera e la ricerca dell’artista castiglionese Stefano Nardi che si focalizza per l’occasione sull’evocativa figura della Donna”.

La mostra che sarà inaugurata sabato 14 ottobre alle 17.00  resterà aperta fino al 7 gennaio il Venerdì ore 15.00/18.00 – Sabato e Domenica ore 9.00/12.00 e 15.00/18.00
Via Cesare Battisti, 27
Ingresso libero
Informazioni su http://www.valorecastiglione.mn.it

Chi è Stefano Nardi 
L’autore trascorre l’infanzia tra Verona e Mantova, dove rimane fino agli anni Settanta.
Fin da ragazzo predilige, come giochi e passatempi, colori, matite e materiali vari per il
disegno. Come artista si professa autodidatta eppure, appena finiti gli studi scolastici, si
dedica con inenarrabile tenacia e assiduità all’attività di pittore.
All’inizio degli anni Settanta si trasferisce a Castiglione delle Stiviere, città dove tuttora
risiede e lavora ed è qui che inizia la sua attività espositiva con le prime partecipazioni alle
collettive di Palazzo Pastore e della Galleria Il Sagittario.
In Stefano coesistono diverse forme di espressione comunicativa la cui scelta è stabilita a
seconda del contenuto del tema trattato. A fronte della reminiscenza di una immagine di
partenza, una progressiva destrutturazione defigurativa della stessa accoglie modifiche in
cui prevalgono segni che si infittiscono, graffiti, scritte, geometrizzazioni e semplificazioni
che fagocitano e mutano l’elemento di partenza.

 

 

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