Il bullismo cresce a Mantova anche tra giovanissimi e ragazze: patto tra Prefettura e scuole per contrastarlo

L'incontro di stamani in Prefettura

MANTOVA – Risse, molestie, veri e propri atti di bullismo e non mancano quelli sempre più preoccupanti di cyberbullismo. E’ quanto accade nelle scuole medie e superiori della città, anche se qualche caso viene segnalato ormai anche alle elementari. Una situazione che, per gli addetti ai lavori, non è ancora così preoccupante come quella di altre città ma che sta assumendo dei contorni sempre più ampi.
Cinque in particolare le scuole del capoluogo che sembrerebbero registrare il fenomeno in maniera più pesante rispetto alle altre e, tra queste, c’è anche una media. Del resto più segnalazioni arrivate negli ultimi mesi alle forze dell’ordine relative a vandalismi, liti ed altri episodi di violenza avvenuti nella zona di Piazza 80° Fanteria hanno visto proprio dei regazzini come protagonisti.
E i dati del Pronto soccorso pediatrico che dicono come in una settimana ci sia una media di tre giovanissimi che finiscono all’ospedale in quanto vittime di risse e altri atti di bullismo sono lì a confermarlo come viene confermata la crescita allarmante del bullismo in rosa: ragazzine che molestano e picchiano delle coetanee.
Il fenomeno non è sfuggito al prefetto di Mantova Gerlando Iorio che fin dai primi giorni del suo insediamento ha voluto tenerlo monitorato.

Questa mattina Iorio ha incontrato, d’intesa con la dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale Filomena Bianco, i dirigenti degli istituti comprensivi e delle scuole secondarie della città per un approfondimento sulla problematica del disagio giovanile, anche alla luce di recenti episodi che hanno suscitato preoccupazione.

La riunione è stata l’occasione per fare direttamente il punto sulle iniziative di prevenzione e contrasto al disagio giovanile con i principali attori coinvolti nelle strategie di prevenzione, ossia i dirigenti scolastici, alla luce di quanto concordato nel protocollo d’intesa sottoscritto nell’aprile dello scorso anno per quanto concerne la promozione di progettualità basate sulla partecipazione attiva dei giovani. L’obiettivo è quello di individuare modalità idonee ad intercettare per tempo forme di malessere e di disagio ed evitare che degenerino in episodi di vera e propria devianza.

In tale direzione, a supporto del Laboratorio provinciale permanente, operativo presso la Prefettura già nel 2022, è stato costituito un gruppo di lavoro ristretto che avrà il compito di elaborare le esigenze rappresentate dai dirigenti scolastici e di tradurle in piano di azioni concreto, da sviluppare con il supporto del Comune di Mantova, del Consorzio CO.PRO.SOL., nonché con le Fondazioni del territorio firmatarie del protocollo. Il gruppo ristretto sarà formato dai dirigenti scolastici dell’IC Mantova 1 Francesca Palladino e Roberto Capuzzo del “Bonomi Mazzolari” e da Massimo Pantiglioni, presidente di Aisam, l’associazione che raggruppa le scuole mantovane.

Nel corso dell’incontro, i dirigenti scolastici hanno avuto modo di offrire importanti  contributi fornendo già dei suggerimenti come l’idea di far compilare a tutti gli studenti un questionario anonimo con cui possano descrivere quel che veramente accade dentro alle loro classi e scuole, ma anche al di fuori di queste visto che ormai è accertato come molti degli episodi di bullismo si verifichino alle fermate degli autobus o durante il cammino per tornare a casa al termine delle lezioni.

Il prefetto ha invitato i dirigenti scolastici a proseguire il monitoraggio sulle situazioni di criticità rilevate all’interno dei plessi, condividendo le segnalazioni di rilievo degli studenti e delle famiglie con l’Ufficio Scolastico Territoriale, il quale si farà da tramite con la Prefettura per le opportune valutazioni in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Su questo fronte Iorio ha ribadito di dare massima diffusione alle opportunità offerte dell’applicazione Youpol, scaricabile gratuitamente, che consente di segnalare episodi di bullismo o violenza in tempo reale, mediante un sistema di messaggistica istantanea, anche in forma anonima, con gli operatori della Polizia di Stato.

All’incontro hanno preso parte gli assessori del Comune di Mantova all’Istruzione Pedrazzoli e al Welfare Caprini, la direttrice del Consorzio CO.PRO.SOL. Dal Dosso, il Questore Roatta, il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Di Stefano, il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Cefalo ed il commissario capo Piccardi della Polizia Locale di Mantova.

Proprio l’assessore Serena Pedrazzoli sta lavorando affinchè nel progetto di contrasto al bullismo possano venir coinvolte le associazioni sportive. “Lo sport è un’arma vincente contro il bullismo per il suo valore educativo: insegna il rispetto delle regole, a scaricare tensioni e a fare squadra in modo positivo” commenta l’assessore.

Gli incontri proseguiranno anche con i dirigenti delle scuole con sede sul restante territorio provinciale, auspicando che il piano di azioni che sarà definito in esito all’incontro odierno contribuisca a dare ulteriori, positivi risultati nel contrasto al disagio giovanile in un contesto particolarmente attento alla problematica

 

 

 

 

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