MANTOVA – A dare il benvenuto ai visitatori nel chiostro del Museo Diocesano di Mantova ci sono la bicicletta e il mosquito con cui Augusto Corniani portava in giro i suoi primi spettacoli di burattini, poi l’Ape Car trasformata dal figlio Maurizio in un teatro itinerante e poi ecco la sala dove è allestita la mostra dedicata agli 80 anni di attività della famiglia Corniani, i burattinai di Mantova.
E qui si apre un mondo incantato, un autentico regno della creatività e dell’immaginazione che racconta una storia arrivata alla terza generazione: Augusto da cui Maurizio ancora ragazzino imparò l’arte del burattinaio esattamente come oggi il figlio Cesare la impara da lui.
Eccolo il più giovane dei burattinai mantovani tenere il nastro inaugurale insieme al fratello Enea poi tagliato da papà Maurizio e mamma Elisa Gemelli, curatrice della mostra, affiancati dai rappresentanti delle istituzioni. Benvenuti a “Di Mano in mano” i burattini dei Corniani (vedi il video servizio con le immagini dell’inaugurazione della mostra e l’intervista a Maurizio Corniani)
L’attività teatrale iniziò nel 1944 con Augusto Corniani che nel 1974 venne affiancato dal figlio Maurizio. Nel 1991 a causa di un incidente ai polsi di Augusto, Maurizio cominciò a essere protagonista nella baracca, e, da allora, non ha più smesso di fare il burattinaio, collezionando successi, ottenendo riconoscimenti e premi in tutta Europa, anche nella lontana Siberia, invitato dal professore mantovano Mario Pavesi, dove vinse il primo premio al festival internazionale di Omks.
La mostra è dedicata agli studenti delle scuole di tutta Italia, ma anche agli adulti che potranno ricordare la loro infanzia attraverso i personaggi e le storie e, per coloro che non conoscono quest’arte, capire l’importanza del teatro dei burattini con le loro morali ancora assolutamente attuali.
COSA RITROVEREMO NELLA MOSTRA AL DIOCESANO
Alla mostra sono esposti numerosi burattini della collezione privata della famiglia Corniani, costruiti artigianalmente nel corso degli anni, acquisiti e donati, come quelli lasciati in eredità da Mario Pavesi, o arrivati da collezioni private. Da un Fagiolino degli inizi del 900 ai più recenti, come Maria Callas del 2024.
La mostra è curata per l’aspetto storico dal professor Remo Melloni, che, oltre ad inquadrare il periodo storico e culturale, dà spiegazioni della provenienza, dei dialetti, degli abbigliamenti dei burattini della loro nascita e della loro evoluzione.
Ci sono esposte anche alcune scenografie preziose e sipari d’epoca, di luoghi di Mantova parzialmente modificati dall’evoluzione urbana.
L’esposizione ha un itinerario in cui si potrà notare la mutazione scenica, la diversità di linguaggio e l’evoluzione dei burattini, vi saranno momenti in cui la Famiglia Corniani con brevi laboratori illustrerà come, anche in casa possono “nascere” i burattini, con materiali poveri o di risulta.
Vi è una sezione video in cui saranno proiettati documentari, interviste effettuate nel corso del lungo percorso artistico di Augusto e Maurizio. Per la lunga e importante attività la Famiglia Corniani ha avuto, nel 2023, il prestigioso riconoscimento di “Famiglia storica di tradizione” da parte del Ministero della Cultura, con un accurato censimento e catalogazione dei burattini con la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio, di Mantova inserita nell’elenco delle pochissime famiglie di tradizione teatrale d’Italia, quale bene immateriale del patrimonio culturale italiano e i burattini dei Corniani quale bene materiale.
ANIMANDO MANTOVA
Durante il periodo di apertura della mostra vi sarà anche la rassegna teatrale “Animando Mantova”, replicata a Mantova dal 1991, con spettacoli con la voce originale di Augusto e l’animazione di Maurizio e Cesare.
Il progetto e l’allestimento, della mostra curato da Maurizio insieme alla moglie Elisa Gemelli, parte integrante ed irrinunciabile della compagnia teatrale, fa seguire al visitatore un percorso visivo e temporale in cui si può interagire con i burattini esposti e nel contempo acquisire le evoluzioni artistiche della compagnia e i progetti realizzati nel corso degli ottanta anni di attività.
Vi sarà, inoltre, la possibilità, a richiesta e a numero chiuso per scuole o gruppi di bambini e ragazzi, di brevi laboratori per la costruzione di burattini, con materiale di risulta e/o riciclato. La compagnia teatrale è, da qualche anno, tempo “Green Theatre Company” attenta alle problematiche ambientali, e utilizza materiale green e di riciclo, sia per le scene sia per il materiale tecnico, compatibilmente con la tipologia di spettacolo e di strutture da impiantare.
Visitando la mostra, che rimarrà allestita sino al 10 maggio, non manca infine la possibilità di portarsi a casa un ricordo con un simpatico gadget: si può scegliere tra il lambrusco “Rosso di Sandrone”, la sbrisolona di Fagiolino, il cd “Cantando con i burattini” e “Lino e il topolino coraggioso” con libro e portachiavi.
ORARI E GIORNI DI APERTURA MOSTRA:
GIOVEDÌ, VENERDÌ, SABATO, DOMENICA DALLE 9.30 ALLE 12.30 DALLE 13.30 ALLE 17.30
LUNEDÌ, MARTEDÌ, MERCOLEDÌ SOLO SU PRENOTAZIONE CON GRUPPO MINIMO DI 20 PERSONE.
BIGLIETTO INGRESSO MOSTRA 5,00€