CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – Sono stati presentati il mese scorso da Fondazione Cariplo, i progetti finanziati con il bando “Costruire futuro” – Emblematico 2022 tra i quali “Visitare la storia. Esploriamo il museo diffuso del Risorgimento 2.0”.
Il progetto conta oltre 50 soggetti partner ( tra cui il Comune di Castiglione delle Stiviere) e vede la Provincia di Mantova, capofila.
“Il Museo diffuso, a Castiglione, si snoda nel cuore dell’abitato, tocca i siti più rilevanti legati alla cura dei feriti, porta il visitatore a conoscere, attraverso la topografia, della ammirevole opera di soccorso che la collettività profuse nei giorni che seguirono la sanguinosa battaglia di Solferino e San Martino – spiega il Sindaco di Castiglione d/S Enrico Volpi – Castiglione delle Stiviere è risultato destinatario di fondi per più di 24 mila euro che verranno impiegati in azioni di promozione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale”
Il percorso ad anello, di poco più di 3 chilometri, denominato ”25 giugno1859. Herny Dunant e la nascita dell’idea umanitaria”- prosegue il primo cittadino – ha a tema il “soccorso” perché Castiglione delle Stiviere – paese che si trovò a ridosso dell’area in cui si era accesa una grande battaglia tra i francesi e gli austriaci – venne investito dall’ininterrotto flusso dei trasporti che conducevano i feriti nelle retrovie. Nel giro di poche ore la popolazione dell’abitato si trovò triplicata. Un cittadino svizzero, Henry Dunant, giunto a Castiglione, si trovò ad assistere all’immane sforzo che l’intera comunità, coordinato da un sacerdote del luogo, Don Lorenzo Barzizza, stava compiendo nell’opera di assistenza ai feriti.
Quella drammatica situazione ispirò l’idea umanitaria che avrebbero portato nel giro di pochi anni alla nascita della Croce Rossa”.
“Il patrimonio materiale, storico, culturale e artistico del MudRi, strettamente riconducibile alle battaglie del Risorgimento italiano – spiega Massimo Lucchetti, assessore alla cultura e turismo – si compone, a Castiglione, di beni materiali ed immateriali, tra cui targhe e cippi commemorativi, monumenti, palazzi e ville storiche, corti rurali, musei e raccolte museali, come si evince dal tracciato. Entro il 2025 si prevede di dislocare dispositivi analogici e digitali per favorire un turismo 2.0.
La prospettiva del MudRi si fonda sul concetto che il territorio diventa esso stesso risorsa in quanto insieme di elementi – le istituzioni, la cultura del luogo, l’identità delle persone che lo abitano – che hanno un ruolo propulsivo sull’attività economica attraverso il capitale umano e sociale in esso disponibili”.
“Visitare la storia. Esploriamo il museo diffuso del Risorgimento 2.0” è un bando che rappresenta la prima occasione per superare forme di partecipazione frammentate. Il museo diffuso è, pertanto, un museo che reinterpreta il territorio, ne evidenzia il capitale tangibile e intangibile, moltiplicando sé stesso su un’area ampia.
Il progetto mette in relazione, infatti, luoghi interessati dal processo di unificazione dell’Italia e, per la prima volta, unifica gli ambiti geografici e naturalistici delle province di Brescia, Mantova, Verona e Vicenza.