MANTOVA – La mostra “Festa a Corte”, in corso a Palazzo della Ragione e che ospita i costumi rinascimentali, si è arricchita con nuove costruzioni.
Si tratta di due spettacolari costruzioni di Cavalieri bardati per una parata di festa. E’ il risultato di più di tre anni di lavoro per ogni Cavaliere realizzati grazie al contributo di studiosi, tessitori, artigiani e professionisti nei vari campi. Per la prima volta sono in mostra in Italia dopo essere stati esposti in alcune capitali a livello mondiale.
La novità questa mattina è stata accompagnata dalla visita alla mostra di quattro classi dell’Istituto Bonomi Mazzolari di Mantova.
Ad illustrare le nuove presenze è stato il curatore Fausto Fornasari, anticipato da un’esibizione teatrale e musicale del performer Valerio Beguardi, che ha spiegato come si svolgevano le feste nel Cinquecento e nei Seicento facendo fare agli studenti un viaggio nel tempo. Ed ha aggiunto che il momento spettacolare è stato pensato per completare il tema dell’esposizione. Agli studenti del “Bonomi” sono state fornite le informazioni riguardanti le nuove creazioni apparse nella collezione. I due Cavalieri hanno un piumaggio decorativo, uno azzurro e bianco, e l’altro rosso e giallo, che li fa arrivare a cinque metri di altezza.
La visita ha aperto una nuova fase didattica rivolta alle scuole mantovane di ogni ordine e grado della città e della provincia che potranno prenotare il percorso a Palazzo della Ragione. Una guida dedicata spiegherà l’allestimento di “Festa a Corte” con un linguaggio adattato all’età e agli indirizzi di studio degli studenti.
Per ricostruire l’abito di ciascun Cavaliere sono serviti cinque disegni di tessuti diversi, si è dovuto dunque realizzare un telaio per ciascuno, con le conseguenti prove del tessuto per ottenere l’effetto desiderato. Ci si è avvalsi inoltre di artigiani boliviani di La Paz che si sono occupati delle decorazioni metalliche argentate, mentre il piumaggio è frutto del lavoro di artisti carnevaleschi brasiliani di Rio De Janeiro.
Le figure sono state tratte del dipinto “Giostra dei Caroselli, Celebrazioni per Cristina di Svezia a palazzo Barberini” di Filippo Gagliardi e Filippo Lauri. Questa è l’unica rappresentazione di una festa barocca di cui si abbia traccia.
Gli artisti di Corte non erano soliti ritrarre queste scene poiché erano impegnati nella ideazione di carri allegorici, scenografie, sceneggiature, decorazioni e costumi. Quest’opera fu commissionata per ricordare la conversione al cattolicesimo della regina Cristina di Svezia, di religione protestante. Si era recata a Roma dal Papa. La Svezia aveva appena combattuto una guerra di 30 anni per difendere i propri “ideali religiosi” e la sovrana (essendo Regina in carica senza marito) ha abdicato al trono e fuggì per convertirsi al cattolicesimo soggiornando anche a Mantova durante il suo percorso.