PORTO MANTOVANO – Laura Bianchini, 51anni, sposata con due figlie all’università è avvocato, membro del cda di una banca, in passato è stata vice presidente del Parco del Mincio. A 23 anni entra nel mondo della politica e ci rimane per 18 anni senza trascurare né la professione né l’impegno civico.
Ma perchè ha deciso di candidarsi?
“Perchè è venuto il momento di restituire quello che la comunità mi ha dato, io vorrei riportare a Porto Mantovano, proprio il senso di comunità che in questi anni è mancato, dove si collabora in sinergia per fornire servizi”
Per questo il distacco dai partiti nel progetto politico e la scelta dell’appoggio di persone che hanno lo stesso minimo comun denominatore, vale a dire competenze, valori, cuore e amore per la comunità.
Quali sono le priorità?
“Lavoro, sostegno alle donne e quindi alle famiglie, asili nido gratis, e puntare sui giovani”.
La parità di genere passa anche da questo, non sostenere le donne vuol dire impoverire le famiglie e di conseguenza il paese, fondamentale che parrocchia, associazioni, istituzioni trovino delle soluzioni lavorando non in concorrenza, ma in sinergia. Particolare attenzione meritano i giovani il volontariato.
Un sindaco donna può avere un valore aggiunto?
“Non credo che le donne siano meglio degli uomini, certo le donne, che si devono continuamente dividere tra lavoro e famiglia, hanno una buona capacità di conciliazione tra vari aspetti della vita, e questo può essere un valore aggiunto”.