Giovedì sit in Piazza Martiri per ricordare le persone morte in carcere di suicidio

MANTOVA – A fronte del drammatico problema dei suicidi in carcere (30 suicidi dall’inizio dell’anno) Graziella Bonomi, Garante delle Persone Private della Libertà Personale del Comune di Mantova, aderisce all’invito della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali dei diritti delle persone private della libertà di promuovere uno specifico evento per portare l’attenzione sul problema in ogni città italiana, sede di carcere.

Anche a Mantova, quindi, giovedì 18 aprile, alle 18.30, sulla scalinata di piazza Martiri della Libertà si terrà un sit-in per ricordare insieme tutte le persone morte in carcere per suicidio e altre cause ancora da accertare, nonché gli operatori di polizia penitenziaria che quest’anno si sono tolti la vita.

Ad un mese esatto dall’intervento del Presidente della Repubblica, che ha sollecitato “interventi urgenti, anche per tamponare l’emergenza”, dalle diverse città verrà rivolto un appello agli organi politico governativi, ai Parlamentari ed al Ministro della Giustizia affinché adottino provvedimenti concreti e in tempi rapidi.

Gli assessori del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna e Andrea Caprini hanno sottolineato: “Appoggiamo l’iniziativa proposta dalla Garante e dalla conferenza nazionale dei Garanti e la supportiamo anche nella nostra città affinché la cittadinanza venga sensibilizzata sulla tematica. A una settimana dall’importante evento sulla giustizia riparativa, ribadiamo l’importanza di un maggior numero di misure alternative alla detenzione, quando previste, rendendo efficiente ed efficace la Giurisdizione di Sorveglianza”

.All’iniziativa, co-promossa dall’Assessorato al Welfare Terzo Settore e Immigrazione e dall’Assessorato alla Legalità e solidarietà internazionale del Comune di Mantova, aderiscono Laboratorio Nexus, Camera Penale “Mario Truzzi”, Centro Solidarietà Carcere, La Corte dei Poeti, Gruppo Scout Agesci Mantova7, Mantova per la Pace, Caritas diocesana di Mantova, Associazione Agàpe.

Il sit-in è aperto a tutti: avvocati, operatori penitenziari e dei servizi pubblici, associazioni di volontariato, di promozione sociale e di cooperazione, rappresentanti istituzionali e cittadini. La partecipazione della cittadinanza è particolarmente gradita.

 

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