(Adnkronos) – “Correggere la miopia si può, grazie ai sistemi ottici (occhiali e lenti a contatto) e chirurgici. Gli occhiali rappresentano ancora oggi il sistema più sicuro e affidabile per la correzione della miopia. Ne esistono di varie tipologie e geometrie, l’importante è che la correzione e la prescrizione della miopia sia fatta nel modo più preciso possibile, utilizzando tutti quei sistemi che la clinica ci mette a disposizione”. Lo afferma all’Adnkronos Salute Luigi Mele del Dipartimento di Oftalmologia, Uoc Oculistica – Servizio Trapianti corneali – Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e membro della Società oftalmologica italiana (Soi), in occasione del corso Ecm Fad ‘Vista e miopia. La patologia oculare miopica dall’età infantile all’adulto’, realizzato con il contributo del partner scientifico Soi e in collaborazione con Fielmann.
“La lente a contatto è di più recente avvento rispetto agli occhiali – spiega Mele – E’ un sistema fantastico perché applicandosi sulla cornea, immergendosi nel film lacrimale e interagendo con la superficie oculare, riesce a correggere” la miopia. Ma, avverte l’esperto, “essendo un sistema che entra a contatto direttamente con la superficie oculare, quindi con il bulbo oculare, espone a grandi possibilità di complicanze infettive, allergiche e tossiche, le quali devono essere individuate prontamente e gestite. Quindi tanto la prescrizione dell’occhiale quanto la prescrizione della lente a contatto necessitano comunque di uno stretto monitoraggio e controllo da parte dell’oculista”.
Alla domanda se sia possibile rallentare la miopia, in particolare nei bambini, e in che modo, Mele non ha dubbi: “Si tratta di una patologia a carattere multifattoriale. Studi scientifici hanno dimostrato che una riduzione della vita all’aria aperta, un eccesso di utilizzo di device prolungato, una posizione di studio o di lavoro viziata, così come una distanza viziata sono cause di stimolo alla progressione” della miopia. Quindi, per cercare di “rallentarne la progressione – suggerisce – sicuramente bisognerà necessariamente agire su questi fattori comportamentali, ambientali e alimentari. La tecnologia attualmente ci mette a disposizione delle lenti a tempiale e lenti a contatto con geometrie particolari ‘defocus’, che hanno un effetto positivo sul rallentamento della progressione emiopica”.