Morto Ezio Bosso, il musicista che ha incantato e commosso. A Mantova indimenticabili i due concerti del 2016 e 2017

Ezio Bosso si è dovuto arrendere. Stroncato a soli 48 anni nella sua casa di Bologna da una malattia neurodegenerativa contro la quale aveva lottato con tutte le sue forze e che, col passare dei mesi, gli aveva rubato quello che più amava: la musica.
Il pianista e direttore d’orchestra, che conviveva con la patologia da nove anni, ha continuato a suonare nonostante l’handicap acquisito dimostrando un coraggio e un talento che hanno commosso l’Italia intera, e non solo.
Nel settembre dello scorso anno, in occasione della 83esima Fiera del Levante di Bari, Bosso dichiarò di non poter più suonare  esortando tutti a non chiedergli più di farlo. “Se mi volete bene, smettete di chiedermi di mettermi al pianoforte e suonare. Non sapete la sofferenza che mi provoca questo, perché non posso, ho due dita che non rispondono più bene e non posso dare alla musica abbastanza. E quando saprò di non riuscire più a gestire un’orchestra, smetterò anche di dirigere”.
Nato a Torino il 13 settembre 1971, Bosso si avvicina alla musica all’età di quattro anni, grazie a una prozia pianista e al fratello musicista. A 16 anni esordisce come solista in Francia e incomincia a girare le orchestre europee. La svolta arriva poco dopo quando approda all’Accademia di Vienna che lo lancia sulla scena mondiale. Una carriera in ascesa fermata solo dalla scoperta della malattia.
Dopo una pausa forzata Bosso ricomincia una più intensa attività concertistica fino a quella che, si legge sul suo sito internet, verrà considerata “la tournée di musica classica più importante della storia italiana, e che lo vedrà reduce da una lunga serie di trionfi alla testa di alcune delle migliori orchestre italiane e internazionali nella riconquistata veste di direttore d’orchestra”.
Bosso è conosciuto anche negli ambienti ‘pop’: ha ricevuto due nomination al David di Donatello per le musiche di “Io non ho paura” nel 2004 e  per “Il ragazzo invisibile” nel 2015. Indimenticabile la sua interpretazione di “Following a bird” sul palco di Sanremo nel 2016. 
Mantova lo ricorda nel giugno 2017 grande protagonista del concerto in Santa Barbara con l’Ocm in occasione di Trame Sonore e nel luglio del 2016 quando con un concerto indimenticabile riempì Piazza Castello.