Malattie professionali +5% nel Mantovano. Più diffuse quelle che interessano muscoli e ossa

MANTOVA – Aumentano le denunce di malattie professionali in provincia di Mantova nel primo semestre del 2024. Il confronto con i primi sei mesi dell’anno precedente, infatti, evidenzia un incremento del 5%, che tradotto in numeri significa passare dalle 99 del periodo gennaio – agosto 2023 alle 104 dello stesso periodo di quest’anno. Il mese di luglio ha evidenziato una leggera inversione di tendenza nella nostra provincia, ma il quadro sarà chiaro solo a fine anno. Rimane il dato che nel 2023, rispetto al 2022, nel nostro territorio l’incremento era stato di oltre il 50%. A livello regionale e nazionale il trend di aumento delle denunce di malattie professionali si conferma anche aggiornando il bilancio al mese di luglio: +26% su base nazionale (da 44.433 a 54.471) e +2,6% su base regionale (da 2.438 a 2.502). Le malattie più diffuse sono quelle che riguardano il sistema osteomuscolare e il tessuto connettivo.

“L’aumento delle denunce di malattie professionali – spiega Mauro Mantovanelli, segretario della Cgil di Mantova con delega alla sicurezza – è sicuramente da attenzionare e a nostro parere è ancora sottostimato rispetto quello che sentiamo e vediamo nei luoghi di lavoro. Esistono ancora troppi timori da parte dei lavoratori per iniziare con i patronati la denuncia di malattia professionale. In una fase di forte aumento dei cicli di produzione in alcuni settori bisogna prestare attenzione all’organizzazione del lavoro e attivare i confronti previsti dalla legge con gli RLS (rappresentanti dei lavoratori sulla sicurezza) come la riunione periodica dove vanno valutati i fattori di rischio specialmente per i movimenti ripetitivi. Troppo spesso i nostri delegati ci segnalano e denunciano che questi confronti vengono fatti male ed in fretta. Addirittura in molti luoghi di lavoro il DVR (documento valutazione rischio) non è aggiornato da anni e non rispecchia il reale ciclo produttivo in essere. Non è pensabile non intervenire su queste dinamiche le lavoratrici e i lavoratori sono sempre più a rischio nei luoghi di lavoro anche in questo caso servono maggiori controlli da parte degli enti ispettivi rispetto questo tema. La Cgil di Mantova per tutti queste ragioni ha iniziato un percorso di formazione per i delegati RLS. L’obbiettivo della formazione e mettere a disposizione dei delegati gli strumenti per discutere della normativa e degli indici di calcolo per la valutazione dei rischi da sovraccarico biomeccanico. Temi molto tecnici, basti pensare che le aziende si avvalgono di esperti consulenti esterni per trattare queste materie”.

Nell’ottica di prevenire le malattie professionali, il Dipartimento Salute e Sicurezza della Cgil di Mantova ha organizzato presso la propria sede di via Altobelli un corso di formazione in 3 moduli dal titolo “L’ergonomia nei luoghi di lavoro: conoscerla, valutarla, discuterla” riservato alle Rls/rsu ed Rsa della Flai Cgil, in particolare per i lavoratori dei macelli e delle latterie del territorio.
Il primo modulo si è svolto martedì 10 settembre: sono stati approfonditi, con l’esperto di ergonomia Attilio Rolfi, gli aspetti relativi alla normativa e alla promozione degli strumenti per la valutazione dei rischi da sovraccarico biomeccanico. Nel secondo modulo, previsto per il 19 settembre, si affronteranno i temi relativi alla conoscenza delle checklist e un approfondimento applicativo delle metodologie, mentre la chiusura del corso è fissata per il 24 settembre con delle esercitazioni pratiche.