Mike Bongiorno 1924-2024: la mostra a Palazzo Reale

lascia o raddoppia 1955 1959 - foto fondazione Mike Bongiorno

A Milano dal 17 settembre al 17 novembre la vicenda personale di un grande uomo della televisione italiana.

La storia della televisione italiana ha, nel tempo, caratterizzato la vita della nostra società, con personaggi e trasmissioni iconiche. Tra gli interpreti più significativi, vi è Mike Bongiorno, grande presentatore e ideatore di trasmissioni poi diventate “cult”, entrate nell’immaginario collettivo.

Sono passati quindici dalla scomparsa di questo personaggio istrionico e dal grande fascino, accompagnato sempre da una classe che lo ha reso popolare ed amato, ma la sua memoria non si è mai offuscata.

La mostra è promossa dal Comune di Milano-Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura, prodotta da Palazzo Reale MilanoFondazione Mike Bongiorno C.O.R. Creare Organizzare Realizzare con la collaborazione di Allegria, con la partecipazione di Rai e Mediaset, Main Sponsor Banca Patrimoni Sella & C. Curata da Nicolò Bongiorno e Alessandro Nicosia e con la consulenza di Daniela Bongiorno. L’esposizione è realizzata anche grazie agli sponsor Barilla, Pastificio RanaDR Automobiles Groupe, WINDTRE, con il supporto di Archivio Storico Luce, Premium Partner StreeTvox. Si tratta di una mostra inedita che accompagnerà il visitatore in un percorso immersivo nella vita professionale e personale di questo grande anchorman. (per info e dettagli su orari e biglietti https://www.palazzorealemilano.it/mostre/1924-2024)

Le intuizioni e l’innovazione portate da Mike Bongiorno hanno fatto progredire la televisione italiana (nata il 3 gennaio 1954) sia dal punto di vista dei contenuti, resi fruibili al grande pubblico attraverso la formula dell’intrattenimento, che dal punto di vista comunicativo. La capacità di Mike è stata anche quella di stare al passo con i tempi, leggendone i cambiamenti sociali che hanno caratterizzato il nostro Paese per decenni. Sessant’anni di carriera che hanno trasformato Mike Bongiorno da semplice intrattenitore a “uno di famiglia”, con quel popolare “allegria!” che ha rappresentato un manifesto programmatico della sua vita.

Nell’allestimento della mostra verrà ricostruito il mondo che ha caratterizzato la vita professionale e la carriera di Mike attraverso scenografie che progressivamente sono mutate con il mutare dei tempi e delle tecnologie, permettendo al visitatore di interagire anche con il mondo dei quiz. Filmati biografici, attraverso le parole dello stesso presentatore, contestualizzeranno il “viaggio televisivo”, offrendo anche a chi non ha mai vissuto queste produzioni un panorama completo di un’esperienza artistica senza precedenti. Il lavoro di ricerca, che ha portato a questa mostra, culmina nelle dodici sezioni di cui è composta: 1. Mike Bongiorno: una storia straordinaria, 2. Il sole dei Bongiorno, 3. Tra New York e Torino, 4. Un italo-americano e la Guerra, 5. La Voce dell’America, 6. Il ritorno in Italia, la nascita della TV, 7. Il Re del quiz, 8. Rischiatutto, 9. La nascita della TV commerciale, 10. Dalla Ruota della Fortuna alla TV del XXI secolo, 11. La fenomenologia di Mike, 12. Sempre più in alto. Oltre alla televisione non mancherà il suo rapporto speciale con Il Cinema, I Fotoromanzi, Lo Sport, Il Festival di Sanremo, Il Mito, La pubblicità, La famiglia.

L’esposizione sarà corredata dal catalogo edito da Silvana Editoriale che contiene storia, documenti e immagini di una vita intera; un ricordo corale che si avvale delle testimonianze di amici, colleghi, collaboratori e di contributi critici.

Papà è stato un grande comunicatore capace di rimane puro e integro lungo una carriera al vertice durata sessant’anni – racconta il figlio Nicolò, Presidente della Fondazione Mike Bongiorno Amante della sperimentazione e precursore dei tempi, ha creato, innovato e rivoluzionato il modo di fare televisione; il suo personalissimo stile ha influenzato molte generazioni di conduttori e viene ricordato con grande partecipazione ancora oggi. Il suo è stato davvero un percorso unico e irripetibile – prosegue Nicolò – Ha voluto bene all’Italia, e l’Italia a lui. Alcuni dicono addirittura che ha “fatto gli Italiani”. Non esageriamo, ma credo che ne sia stato uno specchio, e diverse generazioni dal dopoguerra in poi si sono riconosciute in lui, nella sua sincera tensione a parlare di un avvenire sempre possibile, e della facoltà di andare “sempre più in alto”!

Una mostra da visitare con occhi incantati ma anche come un percorso che davvero aiuterà a ripercorrere in modo originale la storia italiana, sia dal punto di vista mediatico che di costume, leggendo tra un filmato ed una scenografia la nostra società.