VIADANA – Quelle di lunedì e di martedì saranno giornate importanti per quanto riguarda le indagini sull’omicidio di Maria Campai, la 42enne rumena uccisa a Viadana da un 17enne del posto, reo confesso dopo le indagini dei primi giorni coordinate dal tenente colonnello Giovanni Martufi e dal Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Mantova diretto dal tenente colonnello Giorgio Feola.
Domani il garage dove è avvenuto l’omicidio sarà posto all’attenzione dei Ris per un approfondito sopralluogo alla ricerca di altre tracce di quanto accaduto la sera di giovedì 19 settembre mentre a Mantova verrà conferito l’incarico al medico legale incaricato, Antonello Cimelli, per procedere con l’autopsia sul corpo della donna. Autopsia che verrà effettuata nella giornata di martedì. Sabato lo stesso Cimelli ha eseguito una Tac che avrebbe escluso la presenza di fratture sul corpo della 42enne. Sempre domani, ma a Brescia, si terrà l’interrogatorio di convalida dell’arresto, un passaggio fondamentale per capire meglio i contorni di una vicenda dai contorni ancora poco chiari.
Restano molti, infatti, i punti ancora oscuri. A cominciare dal fatto che il giovane, dopo aver commesso l’omicidio, non si era preoccupato di occultare il cadavere in modo che non venisse più rinvenuto. Le foglie posizionate sopra il corpo sembrano far pensare a una soluzione temporanea, nell’attesa magari di liberarsene nel vicino fiume Po, distante soltanto poche decine di metri. Non avendo il giovane la patente, essendo minorenne, era forse d’accordo con qualche complice?
Domande al momento senza risposta, ma a fare chiarezza potrebbero essere l’interrogatorio di domani e l’analisi approfondita dei dispositivi elettronici a disposizione del minorenne, a cominciare dallo smartphone. Da qui potrebbe emergere un quadro della situazione più completo rispetto a un mosaico in cui mancano ancora diverse tessere. I social hanno già offerto un’immagine diversa del giovane rispetto a quella che tutti sembravano conoscere, ma l’impressione è che ci sia ancora molto da capire.
Ad esempio riguardo il contenuto dell’ultimo messaggio inviato da telefono di Maria alla sorella Roxana la sera dell’omicidio. “E’ un uomo amabile che mi porta dentro un taxi. Ci vediamo domani”. Ma è stata realmente la 42enne a inviare quell’sms o era già morta quando la sorella lo ha ricevuto? A rivelare l’esistenza di questo sms inviato da Maria è proprio la sorella al quotidiano Il Giorno.
Intanto non è ancora stato trovato il cellulare della vittima, sul quale la 42enne aveva ricevuto le coordinate del luogo dell’incontro e in base alle quali giovedì 19 settembre aveva raggiunto Viadana in auto con Roxana da Parma dove quest’ultima abita e dove Maria era andata a vivere negli ultimi tempi facendo la spola con la Toscana dove risiedono l’ex marito e i due figli. Probabile che il 17enne abbia fatto sparire il cellulare della donna per non essere rintracciato.