Dalle 6.30 di questa mattina la circolazione ferroviaria è stata sospesa a Roma Termini e Roma Tiburtina per un guasto alla linea. Rfi ha riferito che c’è stata “una disconnessione degli impianti”. Il caos ha avuto ripercussioni anche in altre stazioni per le partenze e gli arrivi ritardati o cancellati. Sono più di un centinaio i treni cancellati, totalmente o parzialmente a causa del guasto. Mentre sono una quarantina gli Alta Velocità e gli Intercity che hanno ritardi superiori ai 60 minuti. Tra questi il Frecciarossa in partenza da Mantova alle ore 6 che ha subito un ritardo di ben 103 minuti (il treno Roma-Mantova già ieri sera aveva avuto un ritardo di 73 minuti in questo caso a causa di un guasto a Firenze)
“Ci scusiamo per i disagi della giornata, disagi importanti. E’ avvenuto un guasto raro che ha colpito la cabina elettrica che alimenta l’impianto di circolazione nel nodo di Roma. Le cause del guasto sono in corso di accertamento”, ha spiegato l’amministratore delegato di Rfi, Gianpiero Strisciuglio, circa il guasto. “I nostri operai sono intervenuti prontamente e alle 8.30 abbiamo ripristinato la circolazione”. Ma i ritardi accumulati pesano sugli utenti che sono stati comunque invitati a riprogrammare i loro viaggi. “La circolazione è fortemente rallentata” ha comunicato Trenitalia, mentre prosegue l’intervento dei tecnici.
LA RABBIA DEI VIAGGIATORI
Sono migliaia le persone in attesa di sapere se e quando partiranno dalla stazione di Roma Termini dopo il guasto occorso agli scali ferroviari principali della Capitale (Termini e Tiburtina). Le file arrivano anche alle 2 ore, solo per avere delle informazioni o tentare di ottenere un rimborso. Molti dei viaggiatori, se non tutti non hanno avuto alcuna informazione da Italo o Trenitalia: “Ci hanno solo detto di metterci in fila per avere il rimborso del costo del biglietto” afferma una coppia, il cui treno verso Milano è stato soppresso. “Siamo in stazione dalle 8, dovevo partire per un appuntamento di lavoro, speriamo ci rendano i soldi ma, di certo, oggi non partiamo”. Più speranzosa una signora in direzione Lecce: “Il mio Frecciarossa non è stato soppresso, spero ancora di poter partire”, racconta mentre è in fila da più di un’ora e pazienta a metà della coda. “Mi è arrivato un sms Trenitalia che mi annunciava un ritardo ‘fra i 60 e i 119 minuti’”, racconta, pur sapendo che il suo treno ha superato già le due ore di ritardo, in una giornata davvero complicata per il trasporto ferroviario. Nel frattempo, qualche scena di nervosismo fra chi è arrivato alla fine della coda e sfoga la frustrazione sugli addetti dell’assistenza clienti: “Inutile che mi dite di chiamare il call center, sono stata in attesa venti minuti senza parlare con nessuno”, sbotta un’altra signora al banco.