Al Teatro di Villastrada si rialza il sipario. Ieri sera il concerto di apertura

DOSOLO – E’ una storia a lieto fine quella del Teatro Sociale di Villastrada che ieri sera ha riaperto con il concerto del gruppo filarmonico Verdi di Dosolo diretto dal maestro Cristiano Boschesi.

La storia
L’edificio, realizzato nel 1910 su iniziativa di un gruppo di cittadini, ha operato per decenni prima di rimanere chiuso e cadere in disuso. Recuperato successivamente grazie a un lascito testamentario che permise a un nuovo gruppo di cittadini di rilevare la struttura, riqualificarla e rilanciarne per una decina di stagioni, a seguito dei lavori di ristrutturazione è nato un contenzioso tra l’associazione “Teatro Sociale di Villastrada” e l’impresa edile esecutrice da qui il pignoramento da parte del Tribunale di Mantova e la messa all’asta. Il Teatro è stato quindi riacquistato da una cordata di imprenditori e cittadini e dopo essere rimasto chiuso per 2 anni, da dicembre 2022, ieri il suo sipario si è finalmente rialzato.
“Per noi è un grande onore riuscire ad avere il nostro teatro nuovamente aperto – commenta il sindaco Pietro Bortolotti – dobbiamo dire grazie alle associazioni e agli imprenditori locali e non perchè non sono solo di Dosolo, ma anche di Sabbioneta e Viadana, per noi ieri sera è stato un momento davvero importante, avevamo tentato come amministrazione di trovare i fondi, anche tramite Regione Lombardia, ma non c’eravamo riusciti, per cui dico davvero grazie a tutti  gli sponsor e a tutti coloro che si sono mesi in gioco per permettere che restasse sul territorio”.
Le due associazioni “Riapriamo il teatro” e “Amici del Teatro” non si sono mai date per vinte e con una 30ina di volontari hanno cercato in tutti i modi di evitare che, quello che è stato più volte definito una “bomboniera liberty”, rimanesse chiuso.
“Il Teatro di Villastrada è definito dai più come un gioiello – racconta Massimiliano Bedogna, presidente associazione “Riapriamo il teatro” – ma come tutti i gioielli se non utilizzati diventano effimeri, per questo abbiamo voluto fortemente aggiudicarci l’asta e poterlo riaprire. Il mio grazie va a tutti quelli che si sono adoperati con entusiasmo e generosità per raggiungere questo obiettivo, perchè senza di loro non sarebbe stato possibile. Grazie alla direzione artistica del maestro Giuseppe Romanetti abbiamo appuntamenti fino a fine anno e stiamo già lavorando al calendario 2025″.
La serata di ieri, sold out in brevissimo tempo, si è aperta con una poesia recitata da Marina Lombardi, poi 7 brani della banda che ha aperto il concerto con l’Inno di Mameli e tra il primo e il secondo tempo la premiazione degli sponsor che hanno sostenuto il progetto di riapertura.

“Tutte le istituzioni di ogni ordine e grado devono impegnarsi per facilitare le imprese, perchè solo così, creando ricchezza, la si può distribuire e questa riapertura è un esempio tangibile di quanto bene si può fare e di quanto bene le imprese possano fare per il territorio – ha commentato il presidente della Provincia, Carlo Bottani – il mio invito è quello di coordinarsi con gli altri teatri e in questo la Provincia si mette a disposizione, fare cultura è difficile, sono circa 500 i teatri che hanno chiuso dopo la pandemia, ma se ci si mette insieme, si possono salvare ed essere qui stasera ne è un esempio”.
“Grazie a chi in questo periodo di chiusura non ma mai rinunciato a battersi per la riapertura del teatro – commenta Marco Carra, consigliere regionale Pd che si è speso più volte per la questione – quando è andato all’asta avevamo paura che potesse finire in mani distanti dal territorio, ma grazie al lavoro di gruppo tra associazione, volontari e imprenditori questo non è avvenuto, è stata un’operazione straordinaria che sottolinea come la cultura possa mettere insieme il pubblico e il privato”.

La mini stagione teatrale fino alla fine dell’anno
Il prossimo appuntamento il 9 novembre con il concerto del compositore e strumentista Giorgio Conte sul palco con Alberto Parole e Barti Bertolino. Il 23 novembre, poi, sarà la volta di “Storia di Tecla”, monologo comico-drammatico di Franca Tragni, il 21 dicembre “Pasticceri. Io e mio fratello Roberto” dove teatro e pasticceria si fondono.
La direzione artistica è stata affidata a Giuseppe Romanetti con il patrocinio del Comune, la collaborazione degli “Amici del teatro” e molti volontari.
Informazioni e biglietti via whatsapp al 3318063245 oppure Oreficeria Ivan.